Si tratterebbe di un edicolante 37enne residente ad Aradeo, paese del Salento. Il nome di battesimo dell'uomo è Andrea e coincide con quello urlato, secondo alcuni testimoni, da Eleonora Manta prima di essere accoltellata. La procura: "Nessun fermo né interrogatorio"
Un uomo di 37 anni, sospettato di essere l’autore del duplice omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, sarebbe stato ascoltato in queste ore in Procura a Lecce. Si tratterebbe di un edicolante residente ad Aradeo, paese del Salento. Una notizia, diffusa dall’Ansa, che fonti inquirenti hanno smentito: “Non c’è nessun fermo e né in Procura né in caserma c’è attività di interrogatorio”.
Il giovane arbitro, 33 anni, e la sua fidanzata sono stati assassinati lunedì sera nel loro appartamento nei pressi della stazione ferroviaria di Lecce con diverse coltellate. Il nome di battesimo dell’uomo, ascoltato dal procuratore capo Leonardo Leone De Castris e dalla pm Maria Consolata Moschettini, è Andrea e coincide con il nome udito da alcuni testimoni della palazzina la sera dell’omicidio. Quest’ultimi hanno raccontato agli investigatori di aver sentito urlare da Manta rivolgendosi all’assassino: “Andrea, no. Basta, Andrea”.
Il duplice omicidio è avvenuto lunedì sera attorno alle 21.30 in via Montello, nel quartiere Rudiae. Secondo quanto ricostruito finora, il killer conosceva le vittime che gli avrebbero aperto la porta di casa. Sarebbe seguito un violento litigio, sentito da diversi vicini.
Durante la lite, l’uomo ha estratto un coltello – ancora non ritrovato – e avrebbe accoltellato prima Manta e poi, sul pianerottolo, De Santis. Mentre infieriva sul corpo del giovane arbitro, una carriera in Lega Pro, un vicino della coppia ha aperto la porta della sua abitazione e ha visto l’uomo allontanarsi.
Vestito di nero, incappucciato, guanti e uno zainetto giallo: così ha descritto il killer, che è fuggito facendo perdere le proprie tracce. Gli investigatori hanno subito passato al setaccio le telecamere di sorveglianza della zona, alla ricerca di indizi utili per risalire alla sua identità.
Il silenzio nei corridoi della procura in questi giorni è stato assoluto. Da ambienti investigativi è trapelato solo che si segue una pista precisa, legata a questioni personali della coppia che tutti descrivono come “tranquilla” e “per bene”.
De Santis arbitrava da anni nel calcio professionistico e faceva l’amministratore di condominio. Manta, 30 anni, ha tentato la carriera in magistratura e recentemente aveva vinto il concorso per un posto all’Inps, venendo assunta negli uffici di Brindisi.