L'ex contractor della Cia - che vive in Russia - ha pubblicato l’anno scorso il libro 'Permanent Record’ senza l'autorizzazione del governo americano, violando così gli accordi di non divulgazione che aveva preso con la Cia e la Nsa
Edward Snowden, l’ex talpa della National Security Agency (Nsa), rinuncerà a oltre cinque milioni di dollari guadagnati dalla vendita del suo libro e dai compensi per le conferenze tenute dopo aver rivelato i segreti degli Stati Uniti sette anni fa. La decisione arriva dopo che un giudice federale si era schierato con il dipartimento della Giustizia nella sua causa di risarcimento contro Snowden e ora sta valutando la somma che dovrà essere restituita. Il giudice non ha ancora approvato l’accordo raggiunto tra l’ex talpa e il governo.
L’ex contractor della Cia – che vive in Russia – ha infatti pubblicato l’anno scorso il libro ‘Permanent Record’ senza l’autorizzazione del governo Usa, violando così gli accordi di non divulgazione che aveva preso con la Cia e la Nsa. Snowden ha guadagnato 4,2 milioni di dollari dalla vendita del libro e altri 1,03 milioni di dollari dalle conferenze, con un compenso medio di 18mila dollari.
Come ha precisato lo stesso Snowden in un post su Twitter, non c’è stato nessun accordo con la Giustizia americana e un’eventuale risarcimento non potrà essere esecutivo fino a che l’ex talpa si trova “in esilio”. “Un titolo migliore” per l’articolo, dice Snowden riferendosi al pezzo pubblicato da Cnn, sarebbe: “Gli Stati Uniti potrebbero guadagnare fino a 5 milioni di dollari dall’amnistia per Snowden”.
Aggiornato il 23 settembre 2020 alle ore 16.25