Un sacerdote in un game televisivo? E’ don Andrea Rabassini a “Caduta Libera”. Il simpatico don ha fatto la sua prima apparizione il 7 settembre. Solo l’11, però, è riuscito a diventare campione del quiz di Canale 5. Da quel momento non se n’è più andato, riuscendo a vincere 25mila euro. “È bello vedere qui don Andrea. In quanto telespettatore, in quanto essere umano, in quanto abitante dell’Italia ha tutto il diritto di partecipare a Caduta Libera”, aveva detto Gerry Scotti nell’accogliere don Andrea, anche per scongiurare eventuali polemiche sulla partecipazione di un sacerdote a un quiz.
Un passato nella finanza e un presente nella parrocchia di Rho (Milano), i dubbi su don Andrea Rabassini sono stati spazzati via quando il diretto interessato ha spiegato il motivo che l’ha spinto a candidarsi a “Caduta Libera”. Non c’è una smania di protagonismo nella sua partecipazione, tutt’altro: don Andrea vuole sostenere e far conoscere l’Associazione Aiuti Terzo Mondo Onlus, fondata dagli italiani Oscar e Laura in Bolivia ,nel 2002. “Questa famiglia gestisce un centro di accoglienza per mamme e bambini. All’inizio erano donne migranti, adesso accogliamo mamme molto spesso adolescenti che vengono tolte dalle famiglie per questioni di violenze familiari. Se dovessi vincere qualcosa, porterei tutto a loro”, ha confidato il don. Puntata dopo puntata, il campione è riuscito a battere tutti gli avversari entrando nel cuore dei telespettatori.
E la partecipazione di un prete a un quiz televisivo non è una novità. Già negli anni Settanta un don, Gianfranco Rolfi, riuscì a diventare un campione di “Rischiatutto”: rimase in carica per otto settimane, riuscendo ad accaparrarsi 16 milioni di lire (oggi è il parroco di San Felice in piazza a Firenze). Altro don, altro quiz di Mike Bongiorno: nel 1981 don Licio Boldrin vinse quasi 48 milioni di lire a “Flash”. Con la cifra vinta riuscì a sistemare la sua parrocchia a Frassinelle.