In Europa continuano a crescere i contagi: cifre record in Francia, che ha registrato 16.096 positivi in 24 ore, un tetto mai raggiunto. Superano di nuovo quota mille i pazienti in rianimazione, con 52 morti in un giorno solo. E il premier Jean Castex non esclude un nuovo lockdown: “Non si gioca con un’epidemia”, ha detto a France 2, invocando una “responsabilità collettiva”. Anche in Gran Bretagna è stato registrato un nuovo record da maggio, con altri 6.634 contagi contro i 6.178 di ieri. Ma è la Spagna il Paese più colpito dell’Unione, il primo a superare i 700mila casi: lo conferma il ministero della Salute, precisando che giovedì le persone ad aver contratto il coronavirus dall’inizio della pandemia sono diventate 704.209 in totale.
Per la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, “la situazione del Covid-19 in alcuni Stati dell’Ue è anche peggiore del picco di marzo, questo è molto preoccupante. E significa che le misure di controllo adottate non sono state abbastanza efficaci o non sono state applicate, o non sono state seguite come avrebbero dovuto. Questo – ha aggiunto – è chiaramente sottolineato nella valutazione del rischio che viene presentato oggi dall’Ecdc (European center for disease and control)”. Dall’altra parte dell’Oceano invece, in Usa i Cdc (Centers for disease and control) hanno pubblicato le linee guida per la festa di Halloween, tradizionale festa per bambini e adulti. Quest’anno, spiegano gli esperti, andare porta a porta per il canonico “dolcetto o scherzetto” è ad alto rischio Covid-19. Quindi, meglio evitare di festeggiare.
Usa, Halloween rischioso – Per i Cdc meglio evitare la consegna di caramelle porta a porta, mentre è considerato “a rischio moderato” lasciare solo un sacchetto di caramelle ai bambini. Sconsigliata anche la visita nelle case altrui. Sono considerate ad “alto rischio” feste in costume al chiuso, a “medio rischio” quelle in costume all’aperto. Resta sempre obbligatorio indossare una mascherina.
In Europa: giovani e quarantena – Nel suo rapporto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha sottolineato che l’Italia è il Paese dove le scuole hanno chiuso più a lungo causa pandemia, e sottolinea che “i giovani si sentono invulnerabili”, ma anche “tra loro ci sono casi gravi“. Raccomandata inoltre la quarantena a 14 giorni “per le persone che hanno avuto contatti con casi confermati di Sars-CoV-2”, che può essere “ridotta a 10 giorni dopo l’esposizione” al virus, “se viene eseguito un test Pcr il decimo giorno ed è negativo”. Una linea che è già stata adottata dalla Spagna.
Ogni Paese però, a marzo come oggi, vive una situazione particolare, motivo per cui, spiega ancora Kyriakides, “con tutte queste situazioni diverse tra gli Stati membri, non è possibile mettere in atto un approccio comune. Tutti i Paesi devono compiere il monitoraggio ed essere preparati, in modo tale da poter prendere le misure all’occorrenza”. La commissaria raccomanda quindi di “non abbassare la guardia, perché la crisi non è alle spalle”, ma, osserva, “rispetto alla prima ondata abbiamo un livello di coordinamento migliore tra i Paesi”.
Germania – I nuovi dati dell’Istituto Robert Koch parlano di 2.143 nuovi casi e altri 19 decessi, a fronte dei 1.769 contagi e dei 13 morti segnalati ieri. In totale nel Paese si registrano 278.070 casi e 9.428 vittime dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Sono invece circa 246.900 le persone guarite.
Francia – Mentre i casi raggiungono il punto più alto – 16mila in più in un giorno – nelle piazze si protesta contro il giro di vite del governo: la sindaca di Marsiglia e il Comune di Parigi sono sul piede di guerra contro la chiusura di bar e ristoranti – nel caso della città del sud della Francia – o di limitare orari e assembramenti per quanto riguarda la capitale. “Apprendo con stupore e rabbia – ha scritto l’ecologista Michèle Rubirola, su Twitter – una decisione per la quale il Comune di Marsiglia non è stato consultato. Nulla della situazione sanitaria giustifica questo annuncio”. A Parigi, la chiusura anticipata di bar e ristoranti rappresenta – per il primo vicesindaco Emmanuel Grégoire – “un rischio economico immenso”. Ma il premier Castex fa appello alla responsabilità di tutti, evocando lo spettro di un nuovo lockdown. Difendendo la nuove misure restrittive ha sottolineato: “Se non agiamo, potremmo trovarci in una situazione vicina a quella primaverile. E questo potrebbe significare un riconfinamento, se la situazione dovesse aggravarsi ancora”. L’obiettivo del governo è evitare la saturazione degli ospedali, in particolare le unità di terapia intensiva. Castex, rispondendo alla critiche alla titolare di una ristorante di Marsiglia, ha assicurato che ci saranno dei “risarcimenti” per le perdite.
Austria – Feste vietate, bar e ristoranti chiusi entro le dieci di sera, e cibo e bevande solo a chi ha un posto a sedere. Il governo austriaco ha deciso di abolire la movimentata vita notturna per le mete della stagione sciistica, per prevenire la diffusione del coronavirus e salvaguardare la vitale industria del turismo, che costituisce il 15 per cento del Pil nazionale. Imprese e politici austriaci hanno accolto con preoccupazione il crescente numero di paesi europei che negli ultimi giorni hanno sconsigliato di viaggiare verso la capitale Vienna e le regioni alpine dell’Austria a causa dell’aumento del numero di infezioni. Il cancelliere Sebastian Kurz ha affermato che ai turisti sarà permesso di andare a sciare, mangiare nei ristoranti e partecipare a eventi culturali durante la stagione fredda. “Ma il dopo-sci come lo conosciamo non sarà possibile”, ha aggiunto. I bar all’aperto e al coperto potranno servire cibo e bevande solo per gli ospiti seduti al tavolo, mentre bar e ristoranti nelle zone di montagna dovranno chiudere entro le 22. Il governo è stato ampiamente criticato per la gestione della precedente stagione invernale, quando centinaia di turisti provenienti da tutta Europa sono stati contagiati nella famosa località di Ischgl, nota per la sua scena festaiola.
Belgio – Il numero medio di infezioni è salito a 1.425 al giorno tra il 14 e il 20 settembre. Ciò rappresenta un aumento del 62% rispetto al precedente periodo di sette giorni (880). Il numero di infezioni in Belgio è ora pari a 106.887. In aumento anche il numero dei ricoveri ospedalieri che si attesta a 57,1 al giorno in media (per il periodo dal 17 al 23 settembre). Dall’inizio della crisi sono state ricoverate complessivamente 19.836 persone, mentre il totale dei decessi è di 9.959.
Polonia – I nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore sono stati 1.136, una cifra senza precedenti dall’inizio della pandemia. Il totale delle infezioni nel paese sale a 82.809, i decessi sono stati 2.369, secondo l’agenzia di stampa polacca Pap. Già sabato scorso la Polonia aveva avuto una cifra record di casi, con 1002 infezioni in 24 ore.
Russia – Continua inesorabile la risalita dei contagi. Nelle ultime 24 ore sono stati infatti registrati 6.595 casi, per un totale di 1.128.836. È il dato più alto dal 12 luglio scorso. I morti sono stati 149, per un totale di 19.948. A Mosca, epicentro della prima ondata, si sono superati i mille contagi.
Messico – I casi di contagio hanno superato quota 710mila. Secondo l’università americana il Paese sudamericano conta ad oggi 710.049 casi, inclusi 74.949 decessi. Il Messico è il settimo Paese al mondo per numero di infezioni dopo Usa, India, Brasile, Russia, Colombia e Perù.
India – Ha segnalato altri 86.508 nuovi casi di coronavirus. L’India conta ora più di 5,7 milioni di casi, il secondo Paese al mondo per numero di contagi. Il ministero della Salute ha anche detto che sono morte altre 1.129 persone, per un totale di 91.149. Il 65enne ministro indiano delle Ferrovie Suresh Angadi è morto mercoledì, quasi due settimane dopo essere stato ricoverato in un ospedale di Nuova Delhi con Covid-19. È il primo ministro federale e il quarto parlamentare indiano a morire a causa della malattia. Il primo ministro Narendra Modi mercoledì ha però stigmatizzato i brevi blocchi locali imposti in alcuni luoghi e ha affermato che il paese non deve solo continuare a combattere il virus, ma anche andare avanti con coraggio sul fronte economico. Modi ha chiesto agli stati di concentrarsi su test, tracciamento, trattamento e sorveglianza. Ha detto che le restrizioni hanno colpito il movimento regolare di beni e servizi, comprese le forniture mediche.