Il 2019 è stato un brutto anno per l’Italia dal punto di vista della sicurezza informatica. Stando infatti ai dati raccolti da Trend Micro, azienda specializzata in software legati alla sicurezza, nel suo report annuale “The Sprawling Reach of Complex Threats”, il nostro Paese sarebbe il secondo più colpito in Europa da ransomware, il malware che “sequestra” i dati di un PC cifrandoli, per poi richiedere il pagamento di un riscatto per la decriptazione. La classifica dice poi che l’Italia è messa male anche in un più ampio scenario mondiale, dov’è ottava, sempre per attacchi malware subiti.

“I malware e i ransomware continuano ad abbattersi sull’Italia”, si legge nel report. “Tra le minacce più rilevate le truffe Business Email Compromise (BEC), che hanno cercato di capitalizzare al meglio le pratiche di smart working introdotte negli ultimi mesi e i ransomware, che hanno visto le nuove famiglie crescere del 45%. Anche le vulnerabilità sono aumentate e la Trend Micro Zero Day Initiative (ZDI) ha pubblicato un totale di 786 avvisi, ovvero il 74% in più rispetto alla seconda metà del 2019, e con un particolare focus sui sistemi di controllo industriali”.

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Come già avevamo avuto modo di vedere nel recente passato, i cyber criminali si sono dunque concentrati su tutte quelle abitudini introdotte dalla pandemia, come smart working e home banking, mentre i malware si sono diffusi soprattutto tramite false mail, soprattutto a tema COVID-19. In particolare, nella prima metà del 2020 sono stati 2.907 i malware di online banking che hanno colpito l’Italia, mentre il numero totale di malware intercettati nella prima metà del 2020 è di 6.955.764. Infine, le minacce arrivate via mail sono state 151.884.242, tra cui 107.684 erano messaggi spam a tema COVID.

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