Il presidente americano contesta ancora una volta il voto per posta e non garantisce il suo impegno per una transizione pacifica dei poteri in caso di sconfitta. Il senatore 'dissidente' Romney: "Fondamentale per la democrazia, senza è la Bielorussia"
Si rifiuta di impegnarsi in una transizione pacifica dei poteri se perde le elezioni ed è convinto che il voto delle presidenziali finirà davanti alla Corte Suprema, come accadde nel 2000, quando Bush vinse su Gore dopo l’intervento della più alta corte federale degli Stati Uniti. Motivo per cui già sabato Donald Trump annuncerà la nuova giudice di area conservatrice che sostituirà la liberal Ruth Bader Ginsburg, sconvolgendo il tradizionale equilibrio della Corte. In pole ci sono Amy Coney Barrett, madre di sette figli cattolica integralista, pro-vita e anti-aborto, e Barbara Lagoa, giudice della Florida figlia di esuli cubani che potrebbe dare una spinta decisiva a Trump in un duello elettorale che i sondaggi prevedono nello Stato sarà deciso sul filo di lana.
Rispetto alla transizione pacifica in caso di sconfitta, Trump in conferenza stampa ha detto che “dovremo vedere cosa succede”. Poi è tornato ad attaccare il voto per posta, che sarà un perno cruciale della sua battaglia per contestare l’esito delle elezioni: visto il ricorso massiccio che ci sarà per le presidenziali causa pandemia, è molto probabile che la notte del 3 novembre non si arriverà a un vincitore, perché molte schede dovranno ancora essere scrutinate. E a quel punto si potrebbe aprire una battaglia legale che potenzialmente arriverebbe alla Corte Suprema, chiamata poi Per questo Trump accelera sulla nomina della nuova giudice, che verrà ratificata al Senato dove i repubblicani hanno i numeri per votarla a maggioranza.
Trump peraltro aveva già rifiutato quattro anni fa di impegnarsi a onorare i risultati delle elezioni se il suo avversario democratico, Hillary Clinton, avesse vinto. Il suo attuale sfidante democratico, Joe Biden, è stato interrogato sul commento di Trump dopo l’atterraggio a Wilmington, nel Delaware. “In che Paese ci troviamo?”, ha chiesto Biden incredulo, aggiungendo: “Scherzo, guardate, lui dice le cose più irrazionali. Non so cosa dire, ma non mi sorprende”. Ma chi fa sentire la sua voce per primo tra i repubblicani è il dissidente Mitt Romney: “La transizione pacifica del potere è fondamentale per la democrazia, senza, è la Bielorussia“, ha scritto in un tweet il senatore, che ha però assicurato il suo appoggio per la nomina della nuova giudice. “Qualsiasi allusione al fatto che il presidente potrebbe non rispettare questa garanzia costituzionale è – secondo Romney, che nel tweet non cita esplicitamente Trump – impensabile e inimmaginabile”.