Televisione

Claudia Mori furiosa: “Se a scuola voglio mettere la minigonna, la metto. E se al prof. cade l’occhio è lui il malato, non io la volgare”

"Non è mai passata la voglia di vedere la donna come oggetto sessuale e non come un essere umano, questa è la verità - ha detto la moglie di Adriano Celentano durante il suo intervento a La Vita in Diretta - È una vergogna che ancora si parli di minigonna con questi termini. La donna si deve vestire come vuole perché sa benissimo come vestirsi quando è in un posto o in un altro. Non dev'esserci più scandalo o discussione"

di Giulio Pasqui

Niente minigonna a scuola? La richiesta della vicepreside di un liceo di Roma alle studentesse di non indossare la minigonna durante l’orario scolastico, per evitare sguardi indiscreti da parte dei professori, ha scatenato un gran polverone. Anche le stesse alunne si sono ribellate. Come? Presentandosi in classe con la minigonna dello scandalo e un cartello: “Non è colpa nostra se gli cade l’occhio!”. Ora anche Claudia Mori si è espressa sull’argomento. Lo ha fatto durante l’ultima puntata de “La Vita in Diretta”, che aveva dedicato ampio spazio al tema: “Vi do una brutta notizia: io domani mi metto la minigonna e ho 76 anni, voglio vedere se cade l’occhio”, è stata la provocazione ironica della produttrice e moglie di Adriano Celentano, che è intervenuta a sorpresa per dire la sua.

“Non è mai passata la voglia di vedere la donna come oggetto sessuale e non come un essere umano, questa è la verità”, l’opinione della Mori. “È una vergogna che ancora si parli di minigonna con questi termini. La donna si deve vestire come vuole perché sa benissimo come vestirsi quando è in un posto o in un altro. Non dev’esserci più scandalo o discussione. È chiaro che quando uno va in chiesa si deve vestire in un certo modo, ma se io a scuola voglio mettermi la minigonna me la metto. Se un professore fa cadere l’occhio lì, è lui il malato, non io la volgare. Perché deve cadere l’occhio e non cade la testa? È pericoloso dire che l’occhio cade lì. La donna è esattamente come l’uomo: si deve vestire come ritiene più opportuno”.

“Non a scuola. Non puoi andare vestito a scuola come quando vai in discoteca”, è stato l’intervento dello scrittore Luca Bianchini, ospite in studio, che poco prima aveva detto: “Sono andato nelle scuole a presentare dei libri e ho trovato delle ragazze vestite da discoteca. La scuola è importante, va rispettata. È importante rispettare il luogo dove si è, senza snaturarsi”. Anche Roberto Poletti si è schierato da questo fronte: “Ha ragione Bianchini. Anche io vedo queste ragazzine mezze nude per andare a scuola. Se vai in una scuola vedrai che hanno di fuori pure il popo’. Se fosse mia figlia, non la farai uscire così”. Dalla parte di Claudia Mori, invece, Alda D’Eusanio: “Prima vi è cascato il cervello, poi l’occhio. Questo argomento ha riacceso l’attenzione sul sessismo. La donna viene sempre e solo vista come oggetto”.

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