L’ultima barriera Ruth Bader Ginsburg l’ha abbattuta dopo la sua morte: la giudice della Corte Suprema statunitense sarà la prima donna ad avere la camere ardente a Capitol Hill. Un onore riservato solo altre 33 volte nella storia ad alcuni presidenti, membri del governo e a cittadini eccezionali, come il reverendo John Lewis.

RBG, come era popolarmente conosciuta negli Usa, è morta lo scorsa settimana a 87 anni: sarà inoltre la prima persona di religione ebraica a ricevere tale riconoscimento e solo la seconda giudice della Corte Suprema. Il primo, William Howard Taft, era stato anche presidente. Presenti, tra i tanti che le rendono omaggio oggi, anche il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden e la moglie Jill.

Dal giorno della sua morte si sono moltiplicate le celebrazioni della sua vita straordinaria: attivista per i diritti delle donne, magistrato e giudice della Corte Suprema. Per due giorni la salma è stata esposta proprio lì, nella sede del massimo organo giudiziario a Washington, prima di essere trasferita nella Statuary Hall. Un’altra donna aveva avuto quest’onore: Rosa Parks, ma come privata cittadina, non funzionario dello Stato – e con una formula diversa: “lie in honor” e non “lie in state“, riservato alle cariche pubbliche, come è ora per la Ginsburg. L’ultimo omaggio sarà affidato al mezzo soprano Denyce Graves, che canterà le arie delle sue opere preferite: poi la giudice sarà sepolta nel cimitero di Arlington accanto al marito, che morì nel 2010.

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