Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal BSMT, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Politica
“Inserire sviluppo sostenibile in Costituzione”. L’appello di Conte: “Non possiamo tornare alla normalità, serve un nuovo umanesimo”
Il presidente del Consiglio interviene al Festival dell'economia civile di Firenze e spiega qual è la sua visione economica in vista del Recovery fund. "Non possiamo tornare alla normalità, viviamo in un tempo di rinnovamento". Poi l'annuncio: "A inizio 2021 grande evento internazionale in città per elaborare un manifesto di idee e valori"
La crisi globale causata dal Covid-19 come il buio del Medioevo. Le sfide che ci aspettano con il Recovery fund come l’umanesimo fiorentino che “ha consentito di affermare la centralità dell’uomo nella storia”. Suona quasi come un manifesto programmatico l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Festival dell’economia civile di Firenze. All’epoca ci fu il passaggio “da una crisi epocale alla renovatio. Noi stiamo vivendo qualcosa di molto simile”, ha dichiarato il premier, chiarendo alla platea qual è la visione del mondo che intende porre alla base delle prossime scelte di politica economica del governo. Il concetto chiave è la sostenibilità: “Ritengo occorra una riforma costituzionale per valorizzare sempre più la tutela dell’ambiente. Con tutte le forze, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, bisogna inserire anche un riferimento allo sviluppo sostenibile in Costituzione“. Poi Conte dedica una lunga parte del suo discorso alla necessità di correggere le storture del capitalismo, aggravate ulteriormente dall’impatto della pandemia, e al maggiore ruolo che lo Stato deve assumere nell’economia.
“Non possiamo tornare alla normalità“, ha spiegato il premier. Viviamo in “un tempo di rinnovamento” e bisogna cogliere tutte le opportunità date dai fondi europei. “Ne va della credibilità di questo governo e di tutto il sistema Paese”. L’obiettivo è quello di realizzare “una più autentica forma dei rapporti tra pubblico e privato che collochi nuovamente al centro il cittadino e la persona umana”. Proprio come accaduto durante l’umanesimo nel Quattrocento, che ha visto in Firenze il suo baricentro. Non è un caso che il presidente del Consiglio abbia scelto questa cornice per annunciare un evento internazionale previsto per il 2021. “Firenze si dimostra la città di elezione, la sede più idonea a ospitare per la sua sensibilità, un grande confronto internazionale: siamo d’accordo col sindaco Dario Nardella che all’inizio dell’anno prossimo ci ritroveremo a Firenze per discutere, approfondire e dare sostanza concreta al nuovo umanesimo”. Un discorso che appare teorico, ma è lo stesso Conte a chiarire: “Non stiamo parlando di uno slogan ma di un manifesto di idee e valori che vogliamo tradurre in prassi e azioni. Per contaminare il mondo intero come già in passato”.
Un elemento centrale sarà sicuramente la sostenibilità, concetto attorno al quale ruota la “Carta di Firenze per l’economia civile. Il futuro dopo il coronavirus”, elaborata dagli esperti che hanno partecipato alla manifestazione e consegnata nei giorni scorsi anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma il premier va anche oltre, sottolineando che bisogna “riscoprire una via italiana all’economia e riproporla alla nostra comunità e non solo”, ad esempio partendo dalle idee contenute nel codice di Camaldoli elaborato nel 1943 e fonte di ispirazione per i primi governi targati Dc. Contiene “riflessioni assai avanzate e molto importanti anche per la Costituente: in quel codice si valorizza la centralità dell’uomo nei rapporti economici e sociali, si riconosce un equilibrio funzionale tra proprietà pubblica e privata, sottolineando anche l’aspetto sociale anche nella proprietà privata e la responsabilità dell’impresa rispetto ai lavoratori e al tessuto sociale”. Secondo il premier, quindi, è fondamentale riscoprire la responsabilità sociale e civile di chi fa parte del tessuto economico. “Lo slogan di Friedman secondo cui ‘l’unica responsabilità delle imprese è incrementare i propri profitti’ – chiarisce – ha prodotto la distruzione del valore d’impresa“.
Nel mirino di Conte ci sono quindi il neoliberismo e il moderno capitalismo, che a suo dire si sono mostrati “inadeguati” negli ultimi decenni. “Servono nuove pratiche”, a partire dal “ruolo dell’impresa pubblica nel sistema economico” di cui parlò Sergio Paronetto. Un maggiore intervento dello Stato, insomma, a cui spetta anche “l’obbligo morale di estirpare la disoccupazione con adeguate politiche di spesa pubblica”, spiega il premier, citando Giorgio La Pira. A suo dire, è ormai indispensabile che “l’economia vada di pari passo con la giustizia sociale“. È questa la concezione che sarà centrale nell’elaborazione delle misure per il Recovery Fund. “Abbiamo una missione molto impegnativa su cui ne va della credibilità del governo e del sistema Paese rispetto ai giovani e ai cittadini europei che hanno fatto questo investimento di cui principale beneficiario è l’Italia”, ha concluso Conte. “Non possiamo fallire”.
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Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal BSMT, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Gaza, 17 mar. (Adnkronos) - Due persone sono state uccise in un attacco con drone delle Idf nel campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha riferito al Jazeera, aggiungendo che altre due persone sono rimaste ferite.
L'esercito israeliano ha successivamente dichiarato che due terroristi nell'accampamento "stavano tentando di piazzare un ordigno esplosivo" vicino alle truppe israeliane e che "hanno colpito i terroristi".
Roma, 17 mar (Adnkronos) - "Teleradiomeloni: dopo i Tg hanno preso anche i Gr. Si va in onda ormai a canali unificati. I Fratelli e i cugini di Giorgia Meloni prendono tutta la RAI nonostante non siano stati ancora capaci di eleggerne la presidenza. Sette a zero. Sette testate di informazione. Sette direttori uomini: Tg1, Tg2, Tg3, Rainews, Tgr, Raisport, Giornale Radio". Lo dice Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.
"Non ci sono altre logiche che quelle di appartenenza nelle nomine concordate, il merito resta solo la trovata nel titolo di un ministero e il pluralismo è morto, per non parlare della riforma della governance RAI -prosegue Ruotolo-. Eppure pochi mesi fa la presidente Meloni scriveva a Ursula Von der Leyen: ‘Confermo ogni sforzo per assicurare in Italia e in Europa il pieno rispetto dei valori fondanti alla base dell'Unione Europea e l'assiduo impegno a far progredire l'Italia nell'ambito della libera informazione, del contrasto alle fake news e del pluralismo del servizio pubblico radio televisivo’".
"Scandalo nello scandalo: dopo il crollo degli ascolti e dopo aver fatto diventare un bollettino di governo RaiNews24, il direttore Paolo Petrecca e’ stato appena nominato direttore di Rai Sport. Cosa ci dobbiamo aspettare?", dice ancora l'esponente dem.
(Adnkronos) - "Tutto questo mentre non si sa che fine abbia fatto la riforma della governance RAI, necessaria pure secondo la destra che però si impegna a varare leggi contro i giornalisti. Ma prima o poi il governo dovrà fare i conti con l’Europa. L’European Freedom Act impone tra l’altro agli Stati membri di garantire ai cittadini dell’UE il diritto di ricevere contenuti informativi plurali e indipendenti”, conclude Ruotolo.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - Opposizioni in ordine sparso in Parlamento sulle risoluzioni per le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo. I gruppi presenteranno ciascuno la propria proposta. Azione ha già fatto sapere che la sua sarà identica alle risoluzioni su Ucraina e difesa approvate al Parlamento europeo. Più Europa si schiera a favore del riarmo europeo e della prosecuzione del sostegno a Kiev. Al contrario i 5 Stelle confermano la linea della netta contrarietà al ReArm Eu e chiedono sia sostituito da un piano di investimenti su sanità e lavoro. Posizione simile a quella di Avs. "Buttare 800 miliardi di euro in nuove armi significa suicidare l'Europa e il suo progetto", ha detto anche oggi Nicola Fratoianni.
Più complicata la situazione in casa Pd dopo giorni di tensioni seguiti alla spaccatura della scorsa settimana nel voto in Europa. Oggi pomeriggio si parlerà della risoluzione in una riunione con i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, il capogruppo in commissione Esteri a Montecitorio, Enzo Amendola, e quello di palazzo Madama, Alessandro Alfieri (che è anche coordinatore della minoranza) e con responsabile Esteri dem, Peppe Provenzano.
Mentre in altre occasioni il testo delle risoluzioni sulle comunicazioni di Meloni è stato scritto a più mani, stavolta dovrebbe essere Provenzano a portare una proposta sul testo da presentare in Parlamento, riferiscono fonti parlamentari dem. "Noi non possiamo sconfessare il voto dei 'nostri' in Europa", avvertono dall'area riformista. 'Pontieri' sarebbero al lavoro per tentare una sintesi. Operazione complicata ma possibile "se c'è la volontà politica di farlo", si sottolinea. Sintesi che tenga unite le anime dem ed eviti che qualcuno sia tentato dal sostenere le mozioni, o parti delle mozioni, di altri gruppi. Domani mattina alle 11 e 30 è fissata alla Camera una riunione congiunta dei deputati e senatori dem.
Londra, 17 mar. (Adnkronos) - Parata e una Guinness per la principessa del Galles nel giorno di San Patrizio che si festeggia il 17 marzo. In qualità di colonnello delle Guardie irlandesi, Kate Middleton ha distribuito rametti di trifoglio ai soldati presso la caserma di Wellington, prima di partecipare alla parata per celebrare il santo patrono d'Irlanda. L'anno scorso aveva dovuto saltare le celebrazioni dopo la diagnosi di cancro e l'estate scorsa si è scusata per aver saltato una prova importante dell'annuale Trooping the Colour.
San Patrizio non può considerarsi un vera festa senza la bevanda simbolo dell'Irlanda e non era scontato che la principessa accettasse di bere la sua mezza pinta di Guinness. Ma Kate non ha deluso le aspettative del suo reggimento, unendosi ai soldati nella cucina della caserma e parlando con loro in modo informale delle esperienze dei militari, compresi quelli recentemente dispiegati all'estero e altri coinvolti nell'addestramento delle truppe ucraine, volendo conoscere le difficoltà legate alla missione. Il soldato della Guardia che ha guidato il brindisi ha dichiarato: "Voleva sapere come stavano andando le cose con i ragazzi in generale. Era davvero gentile e molto affettuosa. Ero un po' agitato. Si capiva che aveva un interesse sincero per noi".
Durante la parata di San Patrizio, la moglie di William ha condiviso un altro momento di grande gioia con il cane delle Irish Guards, la mascotte Turlough Mor, arruolata nel reggimento nel 2020, che, come da tradizione, porta il nome di un antico re d'Irlanda. In precedenza aveva un legame con Domnhall, il levriero irlandese che nel 2013 era stato reclutato come mascotte del reggimento del Primo Battaglione delle Guardie Irlandesi.
Le celebrazioni di quest'anno sono particolarmente speciali poiché segnano il 125esimo anniversario della fondazione delle Irish Guards da parte della regina Vittoria. La loro creazione trasse ispirazione dal suggerimento di Lord Wolseley, secondo cui i reggimenti irlandesi avrebbero dovuto indossare un trifoglio sul copricapo ogni anno nel giorno di San Patrizio. Ciò venne suggerito come segno di apprezzamento da parte della Corona per il loro eccezionale coraggio a Ladysmith, in Sudafrica, durante la guerra boera. Poiché esistevano già le Guardie Scozzesi e Inglesi, nel 1900 venne creato un nuovo Reggimento delle Guardie Irlandesi. Il feldmaresciallo Lord Roberts VC, irlandese, fu il loro primo colonnello, mentre i primi soldati della Guardia irlandese provenivano dai reggimenti della Guardia a piedi. La loro prima bandiera fu presentata da re Edoardo VII nel 1902, anno in cui ricevettero il loro primo Irish Wolfhound Mascot di razza.
Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Al consiglio regionale del Lazio è stato presentato ‘Infragenerazionale di Media Education”, progetto che coinvolge studenti e anziani del territorio municipale del Municipio VI, promosso dal Corecom, con la collaborazione del Municipio stesso, dell’Università di Tor Vergata e degli studenti dell’istituto Francesca Morvillo. Un progetto che ha visto la classe dividersi in due gruppi lavorare su temi distinti: l’uso disfunzionale della tecnologia e lo scambio intergenerazionale. “Un progetto presentato lo scorso giugno - spiega il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma - che ha subito interessato il consiglio regionale: cercare di creare una rete fra ‘diversamente giovani’, che rappresentano la tradizione, cultura e le origini, ci aiuta a capire il presente e progettare il futuro è un valore indispensabile, fondamentale, soprattutto in un momento in cui stanno venendo meno i punti di riferimento valoriali. Altrettanto fondamentale - prosegue - è l’obbligo di gestire il progresso, non riusciremo a fermarlo”.
“Il frutto più importante di questo lavoro è stato l’arricchimento reciproco - afferma il rettore dell’Università di Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron - dove il focus è stato quello di cogliere i rischi della tecnologia, come superarli e come fare tesoro dell’esperienza maturata. Esperienza che, sono convinto, i più giovani porteranno sempre con loro”. Per il presidente del VI municipio Nicola Franco, “il territorio ha bisogno di questi progetti. Farne come questo, diventa un punto di forza per parlare bene di noi e delle periferie. Qualsiasi miglioria portata su questi territori - conclude - vale dieci volte tanto rispetto agli altri territori del Paese”.
Londra, 17 mar. (Adnkronos) - La principessa del Galles si è goduta una Guinness durante l'emozionante ritorno al suo reggimento nel giorno di San Patrizio. In qualità di colonnello delle Guardie irlandesi, Kate ha distribuito rametti di trifoglio ai soldati presso la caserma di Wellington, prima di partecipare alla parata per celebrare il santo patrono d'Irlanda. L'anno scorso aveva dovuto saltare le celebrazioni delle Guardie dopo la diagnosi di cancro e l'estate scorsa si è scusata per aver saltato una prova importante dell'annuale Trooping the Colour.
San Patrizio non può considerarsi un vera festa senza la bevanda simbolo dell'Irlanda e non era scontato che la principessa accettasse di bere la sua mezza pinta di Guinness. Ma Kate non ha deluso le aspettative del suo reggimento, unendosi ai soldati nella cucina della caserma e parlando con loro in modo informale delle esperienze dei militari, compresi quelli recentemente dispiegati all'estero e altri coinvolti nell'addestramento delle truppe ucraine, volendo conoscere le difficoltà legate alla missione. Il soldato della Guardia che ha guidato il brindisi ha dichiarato: "Voleva sapere come stavano andando le cose con i ragazzi in generale. Era davvero gentile e molto affettuosa. Ero un po' agitato. Si capiva che aveva un interesse sincero per noi".
Durante la parata di San Patrizio, la moglie di William ha condiviso un altro momento di grande gioia con il cane delle Irish Guards, la mascotte Turlough Mor, arruolata nel reggimento nel 2020, che, come da tradizione, porta il nome di un antico re d'Irlanda. In precedenza aveva un legame con Domnhall, il levriero irlandese che nel 2013 era stato reclutato come mascotte del reggimento del Primo Battaglione delle Guardie Irlandesi. Le celebrazioni di oggi sono particolarmente speciali poiché segnano il 125° anniversario della fondazione delle Irish Guards da parte della regina Vittoria.
La loro creazione trasse ispirazione dal suggerimento di Lord Wolseley, secondo cui i reggimenti irlandesi avrebbero dovuto indossare un trifoglio sul copricapo ogni anno nel giorno di San Patrizio. Ciò venne suggerito come segno di apprezzamento da parte della Corona per il loro eccezionale coraggio a Ladysmith, in Sudafrica, durante la guerra boera. Poiché esistevano già le Guardie Scozzesi e Inglesi, nel 1900 venne creato un nuovo Reggimento delle Guardie Irlandesi. Il feldmaresciallo Lord Roberts VC, irlandese, fu il loro primo colonnello, mentre i primi soldati della Guardia irlandese provenivano dai reggimenti della Guardia a piedi. La loro prima bandiera fu presentata da re Edoardo VII nel 1902, anno in cui ricevettero il loro primo Irish Wolfhound Mascot di razza.