Con la nuova ordinanza di De Luca, valida fino al 7 ottobre, si introducono misure più severe per la vita notturna: tutti gli esercizi commerciali non potranno vendere alcolici da asporto, nemmeno tramite distributori automatici. Il questore di Bologna, Gianfranco Bernabei, ha addirittura ventilato l'ipotesi di chiudere le zone della movida come "extrema ratio"
Lo aveva annunciato: misure più severe per limitare i contagi in Campania e scongiurare un nuovo lockdown. Oggi, con una nuova ordinanza, il governatore De Luca ha introdotto un tetto massimo ai partecipanti agli eventi: feste e ricevimenti potranno avere al massimo 20 partecipanti, oltre a dover osservare tutte le regole previste dai protocolli, che saranno più rigidi per cinema, teatri, spettacoli dal vivo, ristoranti e bar. E visto il trend in crescita dei contagi giornalieri, da Nord a Sud molte città corrono ai ripari obbligano la mascherina anche all’aperto: l’ultima, in ordine di tempo, è stata Bologna.
Con la nuova ordinanza (valida fino al 7 ottobre) tutti gli esercizi commerciali in Campania dalle 22 in poi non potranno vendere alcolici da asporto, nemmeno tramite distributori automatici. La norma si applica a bar, locali e supermercati, ma anche vinerie, pub e pizzerie. Si può invece sempre ordinare una consumazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, e ai tavoli, purché nel rispetto dei protocolli. Gli esercizi che non possano garantire queste misure devono chiudere alle 22.
Obbligo di mascherina all’aperto nel week-end invece a Bologna: la norma sarà in vigore da questo venerdì alle 18 a domenica alle 24, in tutto il centro storico. Lo ha annunciato il sindaco Virginio Merola, a margine di un evento in Comune. “Reiterata – ha detto – anche la chiusura di Piazza San Francesco che come sapete scade il 30 settembre”. Estesa fino a giugno l’esenzione della tassa sull’occupazione di suolo pubblico. L’ordinanza, condivisa con la giunta, si applica da venerdì: lo scopo è cercare di limitare i rischi legati agli assembramenti che si verificano puntualmente nel fine settimana. Misure simili sono già in vigore a Genova, Foggia e Ventimiglia, oltre che nella Regione Calabria. Il questore di Bologna, Gianfranco Bernabei, ha addirittura ventilato l’ipotesi di chiudere le zone della movida come “extrema ratio”. Accesso vietato in piazze e strade per impedire, radicalmente, la formazioni di gruppi di ragazzi di fronte a bar e locali. Bernabei è stato interpellato dai cronisti a margine della cerimonia di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, celebrata con una Messa nella chiesa di San Giacomo Maggiore. Il Questore ha aggiunto che nel frattempo proseguono i controlli della Polizia in questa direzione: “Siamo molto impegnati in un’opera di prevenzione e laddove necessario anche di repressione per scoraggiare comportamenti scorretti – ha detto- oltre che in un’opera di sensibilizzazione e richiamo al senso civico di tutti i cittadini”.