È la notte tra l’8 e il 9 maggio 2019 e nella hall dell’hotel Champagne di Roma Luca Palamara, in compagnia dei parlamentari Luca Lotti e Cosimo Ferri e dei colleghi del Csm Luigi Spina, Antonio Lepre, Gianluigi Morlini e Corrado Cartoni, discute del futuro della procura di Roma. Il trojan che ha infettato il suo telefono registra in diretta le conversazioni. In esclusiva per i lettori de ilfattoquotidiano.it ecco le manovre vagliate quella sera, lo “scenario ipotizzato”, inclusa la strategia per convincere uno dei tre candidati, il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, a revocare la domanda, facendogli capire che non avrebbe potuto vincere. Si vuole evitare un “frazionamento a tre”, cioè l’arrivo al plenum del Csm di tutte e tre le candidature, ovvero, oltre Creazzo, quelle del procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi e del procuratore generale di Firenze Marcello Viola. E Palamara spiega come ha sempre agito da leader della corrente Unicost: “I perdenti li scarico sempre”.
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