Lo ammetto, sono colpevole. Il M5s è colpevole di essere l’azionista di maggioranza di questo governo che ha affrontato con serietà la più grossa sfida sanitaria ed economica dal dopoguerra ad oggi a causa del Covid. Siamo colpevoli quando riceviamo lodi dall’Oms e da tutta la stampa internazionale per aver ridotto il numero di morti sostenendo l’economia con un bazooka di 100 miliardi di liquidità in un solo anno. E ora siamo colpevoli di rilanciare l’economia con una misura come l’Ecobonus 110% capace di muovere l’intero settore green, tecnologico ed edile del Paese.

Siamo colpevoli dell’opera titanica di digitalizzazione che sta avvenendo tramite la controllata dello stato Pago Pa e a breve carte e scartoffie, bolli e firme verranno sostituiti dall’App Io con pagamenti online, notifiche su smartphone e banche dati integrate. Siamo colpevoli del plauso ottenuto dall’Europa della nostra opera di contrasto alla corruzione con la legge SpazzaCorrotti. Siamo colpevoli di aver voluto una nuova stagione di equità nel paese per i più poveri e per i lavoratori precari con le riforme del Reddito di Cittadinanza e del Decreto Dignità.

Siamo colpevoli della fine della politica dell’austerity e del patto di stabilità, perché in Europa scriveremo nuove regole.

Siamo colpevoli di aver fatto tutto questo solo in 2 anni e mezzo e di aver nel frattempo tagliato 345 parlamentari, cancellato i vitalizi a 1300 ex parlamentari e risparmiato quasi 200 milioni solo alla Camera dei Deputati con l’opera di Roberto Fico.

Sarà per tutto questo che non ce ne perdonano una né i think tank del Pd e del centrosinistra, né i i think tank di destra con il loro blocco di potere dell’informazione, con i loro giornali ed editori, direttori e commentatori televisivi, con il loro blocco di potere di esperti in campo economico, accademico, con il loro blocco di potere di opinionisti e professionisti di vario tipo che non fanno che colpire e indebolire sistematicamente e quotidianamente una forza politica pulita e innovatrice come il M5s.

Allora mi pongo una domanda ingenua. C’è veramente qualcuno che vuole evitare di consegnare il Paese in mano alle destre come dice, le stesse destre di oggi che sono capaci di ripristinare un conservatorismo da Medioevo, che sono capaci di riportare la repressione e la violenza nelle piazze e nelle caserme come accadeva nel 2001 a Genova? C’è qualcuno che vuole che i nostri figli siano liberi, soddisfatti della loro vita, capaci di costruire una società in sintonia con la natura? C’è qualcuno interessato a istituzioni capaci di restare connesse con i cittadini, di curare le ferite delle persone e del territorio con giustizia e trasparenza?

Se ci sono persone di questo calibro è forse arrivato il momento del coraggio e di un impegno partigiano di intellettuali, professionisti, esperti, mondo editoriale e informativo sano per collaborare pubblicamente con una forza politica come il M5s che vuole solo portare l’Italia fuori dal pantano e dall’immobilismo in cui è arenata da più di un decennio.

L’opera titanica di innovazione dello stato, di svecchiamento, di contrasto forte alla corruzione, di costruzione di una vera equità sociale, di un risanamento e protagonismo ambientale non è un’opera che si può sobbarcare solo un nutrito manipolo di parlamentari, da soli contro tutti sotto la potenza di fuoco dei blocchi di potere incancreniti nel nostro Paese e dai vari think tank di destra e di sinistra che difendono i loro privilegi e vogliono tornare alle vecchie posizioni incitando al massacro del M5s, dell’unica forza non allineata e aliena al sistema.

Per l’amor del cielo, qualche errore l’abbiamo pur commesso visto che la perfezione non è di questo mondo, ma non da giustificare questa grande voglia di annientare la più grande esperienza politica di innovazione in Italia degli ultimi 10 anni.

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