Allerta anche in Germania, dove la cancelliera Angela Merkel si dice preoccupata di fronte al rischio "perdere tutto quello che abbiamo raggiunto nei mesi scorsi". Situazione critica in Belgio (il terzo Paese al mondo per tasso di mortalità) e in Romania, tornata ai numeri di fine febbraio
Altri 12.845 contagi in Francia, Madrid costretta a chiudersi in un “lockdown parziale” e la cancelliera tedesca Angela Merkel che si dice preoccupata di fronte al rischio “perdere tutto quello che abbiamo raggiunto nei mesi scorsi“. La seconda ondata da Covid-19 continua a spaventare l’Europa, a partire dal numero dei nuovi casi. Secondo i dati diramati dal ministero della Sanità francese, oltralpe gli infetti sono tornati a superare quota 12mila. Con altri 64 decessi, inoltre, arrivano a 31.956 i morti registrati nel Paese dall’inizio della pandemia. L’unica buona notizia riguarda il tasso di positività rispetto al numero di tamponi effettuati, che rimane stabile al 7,6%. La situazione peggiore è a Parigi, Lione e Lille, dove è stata quasi raggiunta la soglia di allerta “massima” fissata dalle autorità. Nonostante un terzo dei nuovi focolai riguardi l’ambiente scolastico e universitario, però, la ministra dell’Istruzione Superiore, Frédérique Vidal, assicura che non ci sarà nessuna chiusura “generalizzata degli atenei“. “La situazione è molto diversa nei diversi territori e quindi, al momento, richiudere le università non è assolutamente previsto”, ha garantito.
In Spagna nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono rimasti sotto quota 4mila, ma 1.586 sono stati registrati solo a Madrid. Secondo quanto riferito da La Vanguardia, inoltre, sono stati registrati altri 177 morti, che vanno a sommarsi ai 486 dell’ultima settimana. Nella Capitale la situazione è peggiorata drasticamente nelle ultime settimane, tanto che ora il governo spagnolo ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità regionali per l’estensione di un lockdown parziale a tutta la città. Finora solo alcuni quartieri erano stati sottoposti alla misura, che prevede il divieto di allontanarsi dalla propria zona, se non per motivi di lavoro o salute, oltre alla chiusura dei parchi giochi e al limite di sei persone per le riunioni. La strategia del governo centrale – che nei giorni scorsi ha condotto un duro braccio di ferro con le autorità regionali – si applicherà anche a tutti i comuni con più di 100mila persone che superino i 500 casi di Covid-19 ogni 100.000 abitanti.
Non va meglio in Germania, dove i numeri dei contagi restano poco sotto i 2mila casi quotidiani. Angela Merkel, che nelle scorse ore ha sottolineato come in Italia si agisca con “grande cautela”, chiede esplicitamente ai cittadini il rispetto delle regole anti-Covid. “Come cittadini e cittadine di questa società diamo più attenzione gli uni agli altri”, ha esortato. “Io ne sono certa: la vita, come la conoscevamo, ritornerà. Le famiglie festeggeranno di nuovo, le discoteche, i teatri, gli stadi saranno di nuovo pieni. Che gioia sarà per noi! – ha concluso – Ma ora dobbiamo mostrare di essere pazienti e ragionevoli, per salvare delle vite”. Da scienziata quale è, ancor prima che da politica, la cancelliera tedesca continua a invitare alla cautela rispetto all’alleggerimento delle restrizioni per contenere il contagio e sollecita i cittadini a rispettare le regole anti-Covid.
Tra i Paesi europei più colpiti dalla pandemia c’è anche il Belgio: qui sono state superate le 10mila vittime, mentre i contagiati sono oltre 117mila. Secondo i calcoli della Johns Hopkins University, avendo solo 11,5 milioni di abitanti è il terzo Paese al mondo per tasso di mortalità (rapporto tra vittime e popolazione), dopo Perù e San Marino (che è al primo posto). Record di nuovi contagi anche in Romania: ieri sono stati più di 2mila, pari al più alto numero giornaliero di nuovi casi di Covid-19 da quando la pandemia ha preso piede nel paese a fine febbraio. Il numero giornaliero di infezioni confermate ha raggiunto quota 2.158, portando il totale a oltre 127.500. La Romania, che conta 19 milioni di abitanti, ha registrato più di 4.800 decessi per Covid-19.