Presentato il primo rapporto sul welfare dell'Associazione delle casse previdenziali private. L'assegno per l'emergenza chiesto soprattutto da avvocati, architetti, geometri e biologi. Un notaio ogni dieci ha fatto richiesta. Reddito medio dei professionisti a 40mila euro l'anno, 24mila per le donne
Il 38% dei professionisti ha fatto richiesta del bonus covid alle rispettive casse previdenziali. Per biologi, geometri, ingegneri e architetti si sale però fino a quasi il 70% degli iscritti. Psicologi, avvocati, veterinari si fermano intorno al 60%. Sotto il 10% le richieste di notai e farmacisti. In valori assoluti le richieste sono state circa 530mila, il maggior numero di assegni è andato ad avvocati, ingegneri e architetti: oltre 100 mila. Il dato è stato comunicato nel corso della presentazione del primo rapporto sul welfare di Adeep (associazione degli enti previdenziali privati) che riunisce 20 casse previdenziali che forniscono prestazioni a 1,6 milioni di professionisti.
Dal rapporto emerge anche il costante calo dei redditi dei professionisti registrato negli ultimi anni dovuto allo scarso dinamismo economico del paese e dai processi di trasformazione delle professioni. Il reddito medio degli iscritti e di 40 mila euro lordi l’anno ma per le donne si scende a 24mila. Come si sottolinea nella presentazione si tratta del dato medio e non mediano. Vale a dire il reddito che si colloca esattamente nel mezzo tra quello più basso e quello più alto. In questo il valore scende, a significare che a fronte di redditi molto elevati concentrati tra pochi eletti, per il rimanente degli scritti i guadagni sono al di sotto della media. Esemplificativo il caso dei commercialisti: il reddito medio è di 67mila euro, quello mediano meno della metà a 30mila euro.
Le 20 casse riunite in Adepp dispongono di un patrimonio immobiliare del valore di 96 miliardi, nel 2019 hanno incassato 10,7 mld di contributi ed erogato prestazioni per 7,4 mld. “Abbiamo quasi raddoppiato il patrimonio, qualcosa siamo riusciti a costruire. Il 2019 è stato un anno mirabile, dal 2020 inizia la fragilità. I professionisti hanno sentito la crisi”, ha detto Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp.