“Quando si apre la porta di una scuola si chiude quella di una prigione, come diceva Victor Hugo, e in territori molto particolari la scuola in presenza diventa veramente fondamentale. Qui si costruisce il futuro di questi bambini, lo Stato deve essere presente soprattutto se ci sono criticità territoriali”. Queste le parole del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che in mattinata ha fatto visita insieme con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla scuola “Francesco Gesue” di San Felice a Cancello (Caserta), di recente oggetto di atti vandalici. “Questa visita è molto importante – ha spiegato la Azzolina – questa è una scuola che ha subito dei furti nel corso degli anni. Noi siamo intervenuti subito, appena abbiamo avuto la certezza, abbiamo fatto avere i fondi che la scuola merita”. La visita, programmata la scorsa settimana e poi rinviata è stata l’occasione per il Premier Conte di parlare anche di investimenti sul mondo scolastico. “Ci sono criticità che non nascondiamo. Continueremo a seguirle e cercare di risolverle nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. È un anno scolastico particolare, difficile, è una sfida che dobbiamo vincere tutti insieme – ha detto Conte – ci sono stati investimenti e lavori anche negli ultimi giorni sono arrivati arredi nuovi e banchi, ne stanno arrivando ancora. È un lavoro che man mano si sta completando e stiamo superando le criticità”. La titolare dell’Istruzione, poi, torna a parlare del capitolo concorsi, ribadendo la data del 22 ottobre. “Data confermata, il primo concorso parte il 22 ottobre ed è il concorso straordinario per chi ha maturato 36 mesi di servizio, poi seguiranno gli altri due concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado per cui abbiamo ricevuto 500mila domande – ha dichiarato a margine il Ministro – so che i sindacati si sono lamentati del concorso ma c’è un principio costituzionale che va rispettato e le richieste delle famiglie di avere insegnanti preparati sono legittime, perché qui parliamo del futuro del nostro Paese. Più noi formiamo studenti e studentesse preparati – conclude la Azzolina – più l’Italia ne avrà da guadagnare nei prossimi anni”.