Bisogna riavvolgere il nastro del tempo per capire il senso di un ritorno al futuro destinato che peserà molto nel nascente Gruppo Stellantis. La 500 sarà solo “500”, non più un modello con le inevitabili derivazioni a cinque porte o in stile Urban Suv ricavate da piattaforme meccaniche già condivise nel gruppo FCA. Avremo a che fare con un marchio, già ben disegnato per ritagliarsi un ruolo importante nel mercato Premium Green in taglia cittadina. Dove non c’è Tesla e i marchi tedeschi del lusso non sono ancora atterrati con forza. Dove il design italiano resta un valore aggiunto cruciale per trasferire sul binario dell’auto elettrica l’idea “compact chic”.
Bisogna dunque tornare al Salone di Ginevra 2004 e al debutto della concept car “Fiat Trepiùno”, nata dal Centro Stile Fiat e destinata ad anticipare in tutto le linee della nuova 500, nata tre anni dopo. Ora torna l’idea nel suo senso letterale, come anticipa la testata Automotive News, che pronostica il lancio imminente di una versione a tre porte più una della nuova 500, ovvero l’elettrica già disponibile in variante berlina e cabriolet, rispettivamente ad un prezzo di 34.900 euro e 37.900 euro.
Dunque 500 è subito marchio, con una gamma destinata ad accogliere una variante con un secondo sportello laterale sul lato destro, di dimensioni ridotte, ad apertura controvento ed incernierato dunque sul montante posteriore, con un aumento di peso stimato in 30 Kg e dovuto all’irrigidimento complessivo della struttura. L’idea è premium, addirittura una sfida a ben guardare il precedente, ovvero la prima generazione di Mini Clubman datata 2007, evidentemente riuscita nel coniugare con prestazioni moderne una una soluzione vecchio stile poi fatalmente abbandonata. Tocca ora a 500 posizionarsi sul mercato come prima alternativa a Mini. É questo il suo ruolo nel nascente gruppo Stellantis, sganciandosi definitivamente dall’associazione nel nome con Fiat, che perderà anche nella denominazione commerciale. Sarà tre più uno, ma meno uno.