In pratica di fronte all’obbligo di rimanere chiusi isolati con la regina nella residenza di Sandringham, durante le feste di Natale, valletti, camerieri, cuochi e personale vario, avrebbe storto il naso
No, noi in isolamento con la regina per Natale non vogliamo starci. I tabloid inglesi l’hanno chiamato “ammutinamento”, ma forse qualche trade unions – sempre ne esista ancora qualcuna in Inghilterra – lo chiamerebbe una protesta legittima. Secondo il The Sun il personale assunto nelle residenze reali di Elisabetta II e del marito Filippo (sempre sia lui e non un sosia) avrebbe offerta la propria “indisponibilità” al piano anti-Covid imposto per le prossime feste natalizie. In pratica di fronte all’obbligo di rimanere chiusi isolati con la regina nella residenza di Sandringham, durante le feste di Natale, valletti, camerieri, cuochi e personale vario, avrebbe storto il naso.
Si parla infatti di “bolla” da creare attorno ai due coniugi di 94 e 99 anni, per fare in modo che nessun positivo al coronavirus si insinui dentro al palazzo. Sarebbero una ventina i dipendenti che non sono disposti ad isolarsi per settimane sotto le feste con la sovrana. Un insider presso la corte al rivelato al tabloid che molti dipendenti lamentano di essersi “spinti troppo oltre con le richieste”, ma soprattutto che la regina “è furiosa”. La regina e il duca di Edimburgo si trovano oggi a Sandringham, dove si sono recati all’inizio di settembre dopo aver trascorso le vacanze estive nel castello scozzese di Balmoral, ma in ottobre si trasferiranno a Windsor. Se la protesta non rientrerà è probabile che la coppia reale rimarrà proprio a Windsor per il Natale, evento che non accade da almeno 30 anni.