È il weekend del 20 settembre. A Lampedusa arrivano una serie di barconi: ci sono 26 sbarchi in meno di 24 ore. L’hotspot sull’isola siciliana sta scoppiando con più di 1.200 persone. Durante la giornata, la Guardia Costiera soccorre a poche miglia dall’isola pure un’imbarcazione con 53 persone a bordo. Nel gruppo c’è pure un uomo, che non appena vede i militari comincia a parlare la loro lingua: dice di essere italiano e per provarlo mostra i suoi documenti.
È tutto vero: l’uomo, come riporta Repubblica, si chiama Roberto Rivellino, (omonimo del calciatore brasiliano degli anni ’70) imprenditore quarantenne residente in una cittadina del Molise. Dopo i controlli, è stato lasciato libero di tornare a casa sua a Santa Maria del Molise, in provincia di Isernia, per passare il periodo di isolamento. Rivellino era andato via dall’Italia otto anni fa, dopo la chiusura di una azienda tessile della sua zona. Aveva deciso di andare in Tunisia per aprire un’azienda che produceva jeans, la Ital-fashion, a Sousse. Ma una volta avviata l’attività in Tunisia, l’imprenditore italiano non è riuscito a pagare i fornitori: tra debiti e problemi con il fisco, finisce in una situazione difficile. La pandemia da coronavirus dà il colpo finale alla sua attività. Per questo Rivellino decide di scappare e tornare in Italia.
Il manager 40enne ha preferito tentare la traversata del Mediterraneo piuttosto che prendere un aereo o un traghetto: temeva di essere fermato in un porto o in aeroporto per i suoi guai finanziari, o di non riuscire a tornare in Italia per le restrizioni anti-Covid. I trasportatori – scrive Repubblica – gli hanno chiesto 4.500 dinari, quasi 1.400 euro, per un posto su un barcone. Dopo più di 36 ore di navigazione, arriva a Lampedusa. Come conferma il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio l’uomo non ha commesso alcun reato, essendo italiano e avendo il passaporto. Per questo gli è stato permesso di tornare a casa sua. I militari, però, stanno facendo ulteriori accertamenti sul suo status in Tunisia, per capire se fosse ricercato dalle forza dell’ordine per aver commesso qualche crimine o illecito.