Non solo Mafalda è il suo personaggio più famoso, ma è soprattutto una bambina e con la scelta di affidarle tutta la saggezza che gli adulti non hanno saputo e voluto esprimere, Quino ha voluto incidere una lezione che resterà e resterà per sempre.

Non si tratta solo di ciò che viene lasciato, ma del fatto che una bambina, disegnata così come l’ha creata lui, rimanderà sempre a una generazione futura, quella che viene dopo, quella che sarà adulta, con i suoi pro e contro. Mafalda sarà sempre lei, eterna promessa di una maturità congenita, precoce, che le rende spesso intollerabile il mondo per quanto ami quel mondo e voglia proteggerlo migliorandolo. La maturità di una bambina che è innocente per definizione e per definizione non compromessa come gli adulti, dai loro pregiudizi, intolleranze, vizi, egoismi. Non che tutti gli adulti siano cattivi, ma è pur vero che non tutti gli adulti sono innocenti.

Allora Mafalda, che non muore più, è l’eterna promessa che troppi adulti han dimenticato di mantenere, è l’aspirazione che ognuno dovrebbe praticare. Mafalda è una lezione immortale di quanto una bambina possa essere educatrice alla giustizia e ad ogni diritto civile a cui aspirare.

E’ una lezione a futura memoria su come i bambini sanno essere grandi e se diventasse un libro di testo scolastico gli unici che avrebbero da ridire, guarda caso, sarebbero quegli adulti indignati dal doversi indignare di fronte a tutte le ingiustizie mai taciute da Mafalda, usando l’alibi che “è trama da fumetto”.

Mafalda è eterna, noi no e avrà sempre quella generazione dopo a cui dare l’esempio. Inutile fuggirla, è sempre più avanti di noi; ed è donna.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

I pazzi salveranno il mondo? Al Festival dell’Arte Irregolare il disturbo mentale come una risorsa

next
Articolo Successivo

La volevano abbattere. Era un simbolo scomodo. Invece il Cortile di Palazzo Reale ospita la casa di Rosa Parks

next