“Stefano non so se dove sei potrai sentirmi, ma voglio dirti che mi manchi tanto“. Stefano Cucchi il primo ottobre avrebbe compiuto 42 anni, ma a 31 è morto mentre era sottoposto a custodia cautelare. La sorella Ilaria, che in questi anni ha lottato per la verità sull’uccisione del fratello, gli ha dedicato un messaggio su Facebook, accompagnato da un cuore rosso: “Sono indubbiamente queste per me giornate di emozioni forti, nel bene e nel male”, si legge. “La vita è così! Domani però (1 ottobre ndr) sarebbe stato il compleanno di mio fratello, che non festeggiamo più da 11 anni. Stefano, non so se dove sei potrai sentirmi, non so se tutto questo mio sbattermi ripagherà un giorno la tua assenza, ma voglio dirti che mi manchi tanto. Però sappi che c’è un sacco di gente che ci vuole bene e che non ti dimentica. E a loro voglio dire grazie da parte mia e tua”.
Per la morte di Cucchi nel novembre del 2019 la corte d’Assise di Roma ha condannato i carabinieri Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo a 12 anni per omicidio preterintenzionale. Con l’accusa di falso vennero condannati il maresciallo Roberto Mandolini, a 3 anni e 8 mesi, e il carabiniere Francesco Tedesco, a 2 anni. Quest’ultimo è il super testimone che nel 2018 decise di raccontare quanto aveva visto nella caserma Casilina, dove avvenne il pestaggio, poco dopo che Cucchi era stato fermato il 15 ottobre del 2009: morirà una settimana dopo. Successivamente è stato aperto il cosiddetto “Cucchi ter”, per ricostruire le responsabilità di chi cercò di coprire il pestaggio del geometra.
Sempre nel giorno del suo compleanno, decine di associazioni e movimenti impegnati nella difesa dei diritti civili e sociali, insieme a Ilaria, alla sua famiglia e all’avvocato Fabio Anselmo, stanno dando vita al sesto Memorial Stefano Cucchi, una “maratona di affetti” con tre date a scandire il calendario: il 1 ottobre, compleanno di Stefano, il 15 ottobre, data del suo arresto e il 22, giorno della sua morte. “Il Memorial è iniziato proprio il 1 ottobre e vogliamo per quel giorno chiedere a ognuno un gesto semplice di vita: piantare un fiore, un albero, un segno di vita in suo ricordo nel giorno del suo compleanno”, ha chiesto la sorella. Il 2 ottobre, invece, ci sarà uno spettacolo organizzato dall’associazione culturale Colibrì “Non mi uccise la morte. Stefano Cucchi e il buio della giustizia” e il 18 ottobre la staffetta dei diritti, con 11 tappe a rappresentare 11 diritti negati, 11 battaglie di civiltà, una corsa che terminerà in Parlamento e toccherà 11 luoghi simbolici nella città di Roma. E per finire, il 22 ottobre si terrà una cerimonia nel giorno della morte.