Colpito al volto, gettato a terra e picchiato fino a perdere un occhio per non aver invitato i suoi aggressori, che erano suoi ex amici, a una festa. E’ quanto è successo a un ragazzo di 28 anni, a Ladispoli, vicino Civitavecchia, dove due fratelli pugili e il cognato sono stati arrestati questa mattina dai Carabinieri della compagnia di Civitavecchia con l’accusa di lesioni personali gravissime.
L’episodio risale al 20 luglio, quando la vittima di 28 anni presenta denuncia ai carabinieri della stazione di Ladispoli, riferendo di essere stato picchiato, la sera precedente, da due fratelli e dal loro cognato, per futili motivi, tanto da perdere un occhio. Le indagini condotte dai militari, anche sentendo alcuni testimoni, hanno permesso di accertare che la vittima conosceva gli aggressori poiché iscritti alla stessa palestra. La sera dell’aggressione, infatti, il giovane si trovava in compagnia della fidanzata e aveva incontrato la sorella dei due pugili, che aveva avvisato i fratelli.
Da quanto ricostruito, uno dei due fratelli provava rancore nei confronti del 28enne che, ad amicizia finita, non li avrebbe invitati a una festa. Per “l’affronto” lo stesso avrebbe minacciato con messaggi la vittima, fino alla sera del pestaggio, quando i due fratelli e il cognato hanno assalito improvvisamente il giovane, lasciandolo per terra. Anche la sorella è indagata per violenza privata, poiché ha impedito alla fidanzata della vittima di prestare soccorso. Secondo i carabinieri, mentre la coppia si dirigeva alla macchina per recarsi in ospedale, i tre hanno continuato ad aggredire il ragazzo colpendolo, in particolare, con dei pugni al volto. Uno dei due fratelli ha precedenti per delitti contro la persona, contro il patrimonio e per uso di stupefacenti.
Stamattina i carabinieri della compagnia di Civitavecchia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Civitavecchia su richiesta della locale Procura, nei confronti dei due fratelli e del cognato, ritenuti responsabili di lesioni personali gravissime. Da diversi giorni gli investigatori stavano monitorando le abitazioni dei tre, avendo notato un giro di giovani, alcuni dei quali già noti per essere consumatori di stupefacenti. Così hanno effettuato un blitz nelle abitazioni, rinvenendo 10 kg di marijuana e 13 piante, che avrebbero fruttato migliaia di euro. I tre arrestati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.