Oggi abbiamo 392 positivi, con un tasso di positivi del 4,6%. Abbiamo registrato numeri elevati in particolare nell’ultima settimana ma la differenza rispetto a qualche mese fa è che il 98% dei positivi che registriamo sono asintomatici e e abbiamo anche un ridotto numero di arrivi nelle terapie intensive”. Lo annuncia, nella sua consueta diretta informativa su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aggiunge: “Il dato di oggi presenta numeri elevati ma, a oggi, con una carica virale molto minore rispetto a 6 mesi fa. Non è un dato che è scontato rimanga nelle prossime settimane, ma a oggi il dato è questo”.

De Luca raccomanda caldamente ai campani: “Dobbiamo avere un atteggiamento di consapevolezza del problema, ma soprattutto un atteggiamento di tranquillità. La depressione e l’angoscia non aiutano e non servono a risolvere i problemi. Serve la ragione”.
Il presidente campano elenca con dovizia di dettagli “i motivi oggettivi” dei numeri del contagio, così come spiegati dagli epidemiologi di riferimento: la maggiore densità abitativa della Campania e quindi l’esposizione maggiore al virus dopo l’apertura dei confini regionali, il ritardo maggiore delle regioni del Nord nell’uscita dall’emergenza, screening più ampi sui positivi e controlli ‘maniacali’ negli ospedali campani.
Successivamente si sofferma sui ‘motivi soggettivi’ dell’alto numero dei positivi, esibendo una foto scattata all’uscita di un istituto scolastico e un video girato nel centro storico di Napoli, dove, in occasione di un evento, si sono registrati 30 positivi tra giovani che erano senza mascherina: “In l’estate, a cominciare da fine luglio ma soprattutto ad agosto, c’è stata una diffusione enorme di comportamenti totalmente irresponsabili. Allora dobbiamo capirci bene: noi dobbiamo tornare a comportamenti rigorosi come a febbraio, marzo e aprile, altrimenti ci facciamo male”.

De Luca poi si concede una lunga invettiva contro l’assenza di controlli sul territorio campano: “Rilevo come dato scandaloso la totale assenza delle forze dell’ordine sul territorio, in relazione al rispetto delle ordinanze emesse dal governo nazionale e da quello regionale. Siamo a livelli di scandalo nazionale. La decisione di convivere per 10 mesi col covid presuppone un controllo rigoroso sui comportamenti irresponsabili, altrimenti questa decisione diventa suicida. Non è possibile decidere di convivere col covid per 10 mesi avendo le forze dell’ordine che sono scomparse. Quante contravvenzioni sono state fatte a chi non ha rispettato le ordinanze?”.

E rincara: “Il governo ha fatto un’ordinanza secondo cui bisogna indossare la mascherina dopo le 18 di sera. Non lo fa nessuno. E allora? Chi deve fare i controlli? Almeno il controllo sugli autobus e sui treni, sui quali c’è gente che non indossa la mascherina, va fatto. Va fermato il treno, va fermato l’autobus. Chi lo deve fare questo lavoro? Chi deve fare il controllo nei bar, dove i gestori sono senza mascherine, o nelle strutture alberghiere, nelle quali non si misura la temperatura ai clienti. Basterebbe fare questi controlli a campione. Mi aspetto che qualcuno – continua – ci garantisca servizi specifici e dedicati e ci dica con precisione quali sono i servizi e quanti sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine nazionali e delle polizie municipali impegnati nel lavoro di contrasto al covid. Non è un piacere che fanno all’Italia o alla Campania, ma è un dovere a cui stanno venendo meno le forze dell’ordine e il ministero dell’Interno”.
De Luca chiosa: “Immaginare che il ministero dell’Interno sia completamente estraneo alla battaglia di contrasto al covid è pura irresponsabilità. E’ indispensabile un piano nazionale di controllo sui comportamenti scorretti da parte delle forze dell’ordine. Le forze dell’ordine devono essere parte della battaglia di contrasto al covid, non assolutamente assenti, come se il problema non riguardasse tutto lo Stato italiano”.

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De Luca: “Svuoteremo gli ospedali dagli asintomatici e li ospiteremo nei ‘Covid resort’. So che fa ridere ma non sono alberghi a 5 Stelle’

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