Activision in questi anni ha ripescato tramite i suoi team interni le vecchie glorie che ci hanno tenuto incollati al pad della prima PlayStation per nottate intere, e dopo una N. Sane Trilogy con i tre capitoli classici di Crash Bandicoot ed una Reignited Trilogy dedicata a Spyro, ecco che Toys For Bob tira fuori invece un nuovo capitolo della saga del marsupiale, un nuovo titolo forte dell’esperienza acquisita in questi anni ma che allo stesso tempo ricorda le sue origini, cercando di accontentare vecchi e nuovi fan.
Partiamo dalla trama, per quanto sembri strano parlare di trama in un platform, il quarto episodio di Crash si inserisce perfettamente dove terminava il terzo, dando continuità e spazzando via tutti i titoli usciti in questi ultimi anni che avevano fatto storcere il naso ai giocatori; il Dr. Neo Cortex ed i suoi scagnozzi si ritrovano bloccati all’interno di una prigione interdimensionale, e dopo quelli che sembrano infiniti tentativi riescono a fuggire creando una spaccatura spazio-temporale, mettendo cosi in pericolo ogni linea dimensionale e temporale! Saranno i Bandicoot a doverli fermare ancora una volta, aiutati da nuovi alleati.
Vista cosi sembra una trama molto semplice, ma ben rispecchia l’identità di Crash 4, con l’introduzione di nuovi personaggi e quindi di nuove meccaniche, e con le gag che ben si sposano con i colori vivaci e la spensieratezza che permeano tutto il gioco; oltre a un pool di mosse nuove per il protagonista, tra cui la corsa sul muro, abbiamo l’introduzione delle maschere quantiche, speciali maschere che donano poteri temporanei ai protagonisti – solitamente attivabili in determinati fasi dei livelli – come ad esempio rallentare il tempo, creando moltissima varietà di gameplay e portando il giocatore a limare la sua abilità fino alla perfezione, anche solo per sbloccare quella gemma mancante che lo premierà con una delle innumerevoli skin sbloccabili a disposizione.
La grande varietà dei livelli e delle modalità a disposizione rende Crash Bandicoot 4: It’s About Time! uno dei giochi più longevi del genere, che richiederà al giocatore di sudare le proverbiali sette camicie per sbloccare ogni bonus presente, allo stesso tempo, la curva di apprendimento e qualche hitbox sballata potrebbero farvi desistere dall’attraversare per l’ennesima volta lo stesso livello, alla ricerca di qualche cassa davvero ostica da trovare…probabilmente una patch futura sistemerà un po’ le cose, ma per ora, sappiate che Crash 4 per quanto sia un ottimo gioco e appaghi il giocatore alla fine di ogni livello non è sicuramente una sfida semplice.
Tecnicamente Parlando Crash Bandicoot 4 si presenta molto simile a quanto visto con la N. Sane Trilogy. Lo stile cartoonesco tipico della serie torna ancora più dettagliato, rendendo ogni personaggio gradevole da vedere e ben sviluppato, e perfettamente integrato in sfondi coloratissimi e molto ispirati, che regalano una grande varietà di ambientazioni, da quelle orientali a quelle piratesche. Anche il comparto sonoro fa il suo lavoro in maniera egregia, con un ottimo doppiaggio italiano e con musiche ed effetti sonori che metteranno subito a proprio agio i giocatori della precedente trilogia, con nuovi pezzi e arrangiamenti di alcuni temi classici.
In generale il gioco gira fluido a 60 fps fissi su Ps4 Pro, sulla console “liscia” di sony invece ci sono alcuni cali di framerate che non impediscono al gioco di essere giocabile perfettamente ma potrebbero infastidire alcuni giocatori, anche questo problema probabilmente verrà risolto con una patch, non ci resta che attendere, ma in generale il gioco è godibile in tutte le sue parti su qualsiasi console.
In conclusione dopo diversi anni un seguito degno dei primi giochi su playstation è finalmente arrivato, Il talento dello studio Toys for Bob dimostra ancora una volta di saperci fare con questo tipo di operazioni e regala un ottimo plattform, solido e molto vario, che da tempo mancava sul mercato, consigliato sicuramente agli amanti del genere e dei vecchi titoli e a chiunque cerchi una sfida di questo tipo.