Sono arrivati da 23 Paesi del mondo a Venezia e hanno 20 nazionalità diverse gli studenti che inizieranno il nuovo anno di studi internazionali al Global Campus of Human Rights, il network di università che contribuisce allo sviluppo dell’educazione sui diritti umani e sulla democrazia. Il master nell’anno accademico 2020/2021 prevederà corsi sia in presenza sia online sui diritti umani. Un’attenzione specifica sarà dedicata a come in tempi di Covid-19 i diritti sono cambiati, in particolare nelle zone in cui le democrazie sono a rischio. Gli studenti sono stati accolti nel chiostro del Monastero di San Nicolò di Venezia lo scorso lunedì 21 settembre dai docenti internazionali che collaborano con l’istituzione.
L’anno accademico inizierà ufficialmente domenica 4 ottobre, con una cerimonia alla Scuola Grande di San Rocco. In quell’occasione, ci sarà anche la proclamazione e consegna dei diplomi agli studenti che hanno concluso il loro percorso di studi nell’anno accademico 2019/2020, alla presenza del segretario generale Manfred Nowak, del vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Castaldo e del sindaco Luigi Brugnaro. Un momento importante durante la cerimonia sarà la premiazione dell’EMA Alumni Award, che verrà consegnato alla vincitrice di quest’anno, Laura Pasquero, per il suo impegno nella difesa dei diritti umani delle donne sopravvissute alla violenza di genere. Attualmente Pasquero lavora come consulente in un’area di protezione per le vittime di violenza. L’artista belga Koen Vanmechelen e la Fondazione Berengo hanno donato un’opera dell’artista alla vincitrice del premio: si tratta di una scultura in vetro dal titolo “Collective Memory”.
“Il Global Campus è un’istituzione leader nel mondo per l’educazione post-laurea e progetto di punta della politica di sviluppo dell’Unione europea – spiega il segretario generale Manfred Nowak – Anche in tempi di Covid-19, gli studenti continueranno a ricevere un’educazione mirata che permetta loro di lavorare come professionisti dei diritti”. Durante la cerimonia di domenica, nella sala della proclamazione saranno esposte le opere dell’artista Gianluca Costantini: un’installazione con illustrazioni a dimensione reale dei maggiori rappresentanti dei diritti umani nel mondo. “Questo tipo di azione artistica è iniziata con l’installazione delle sagome di Patrick Zaky all’Università di Bologna – dice Costantini – Per me è fondamentale che l’arte entri nella realtà, fisicamente. Vedere i miei disegni alle manifestazioni, usati dagli attivisti in ogni parte del mondo, mi fa capire che la mia arte è giusta, politica, scomoda”.
Per il Global Campus quest’anno si aprirà una nuova stagione in cui la connessione con il territorio assumerà sempre più importanza, spiega la direttrice amministrativa Elisabetta Noli. “Ogni giorno ognuno di noi è portato ad affrontare sfide legate alla libertà di espressione, alla protezione dell’ambiente, della salute pubblica e al diritto all’educazione”. L’obiettivo è far diventare i territori e le città che ospitano il Campus i primi laboratori di educazione ai diritti umani. I programmi del master sono organizzati da centri universitari in sette regioni del mondo, e la rete del Global Campus conta quasi 100 università. Il network ha il sostegno finanziario dell’Unione Europea e collabora con diversi partner internazionali, come l’Unesco, il Consiglio d’Europa e l’Agenzia per i Diritti fondamentali dell’Ue.
La foto è della cerimonia di proclamazione dello scorso anno, precedente alla pandemia di Covid-19