La Lombardia contro i piccioni può vincere la battaglia. Ma senza strategia rischia di perdere la guerra
La Lombardia dichiara guerra ai piccioni e agli storni perché provocano danni all’agricoltura, dalle coltivazioni all’allevamento del bestiame. Per ridurre il numero di volatili sono state reclutate centinaia di cacciatori e si è approntato un protocollo di abbattimento che prevede il numero di capi da prelevare e le zone in cui attuare il prelievo.
Anche se i volatili sono percepiti come animali più “nobili” rispetto ai ratti, per i quali nessuno si impietosisce, quando le loro popolazioni sono troppo numerose la loro presenza può produrre effetti negativi sulle nostre attività. Le rondini mangiano insetti e sono una benedizione, ma piccioni e storni hanno diete che interferiscono con le nostre aspettative. Pur nutrendo molta simpatia per gli animali, non me la sento di dire che sia giusto che mandino in rovina gli agricoltori. Anche la loro presenza in città causa non pochi problemi e non sono solo queste due specie a “darci fastidio”. I gabbiani in città stanno diventando sempre più prepotenti. I cinghiali si stanno appropriando di territori tipicamente cittadini e c’è già scappato qualche morto. Come si è arrivati a questo?
Abbiamo semplificato moltissimo l’ambiente, e abbiamo eradicato prima di tutto i predatori che tengono sotto controllo le popolazioni di specie che, altrimenti, diventerebbero troppo numerose. Si tratta di “equilibri” oramai perduti. Gli animali si adattano a nuove situazioni e colgono le opportunità, come stanno facendo i gabbiani che, da uccelli marini, stanno diventando uccelli di città. Pensare di reintrodurre i predatori può essere una soluzione, e mi viene in mente il lupo per i grossi vertebrati. Ma l’uso del territorio è talmente “denso” che, alla fine, ci danno fastidio anche i predatori. Reintroduciamo gli orsi e poi ci lamentiamo se si comportano da orsi.
La pesca eccessiva ha ridotto drasticamente le popolazioni ittiche e i delfini che mangiano pesci hanno imparato a prenderli dai loro competitori: noi. I pescatori sono imbufaliti perché i delfini prendono i pesci dalle reti, causando danni notevoli alla pesca. La stessa cosa facevano le foche, quando c’erano. Arriveremo a parlare di de-delfinizzazione? La risposta è no, ma questo significa che ci sono animali che meritano di essere difesi, anche se causano danni, e altri che è giusto uccidere?
Per gli animalisti non si deve uccidere alcun animale. I biologi della conservazione vedono le cose in modo differente, e programmano abbattimenti su base scientifica. I ratti sono stati eradicati da Montecristo, dove stavano causando danni ingentissimi. Penso al contenimento degli scoiattoli americani che stavano soppiantando gli scoiattoli europei: qualcuno ha gridato allo scandalo per le sterilizzazioni mediante castrazione dei maschi. Per attuare strategie di mitigazione dei danni è necessario un approccio scientifico non viziato dall’emotività.
Ogni intervento deve essere inserito in una visione complessiva. L’agricoltura industriale fa uso massiccio di pesticidi e di fertilizzanti chimici, e una delle sue finalità consiste nell’eradicare la biodiversità naturale per sostituirla con la specie di nostro interesse. Sistemi così perturbati possono sfuggirci di mano. Storni e piccioni trovano rifugio in città e dalle città possono spostarsi nelle campagne. Se uccidiamo quelli in campagna, ma lasciamo indisturbate le popolazioni di città, si potrebbero avere dei travasi di popolazione dai “serbatoi” cittadini. La natura non ama il vuoto!
Spero che la regione abbia preso questa decisione dopo uno studio approfondito sull’opportunità dell’intervento, valutando tutti gli scenari possibili. I pesticidi ci liberano dagli insetti nocivi, ma uccidono anche gli insetti impollinatori, per non parlare dei predatori degli insetti nocivi. Abbiamo bonificato le paludi per risolvere il problema della malaria, e ora abbiamo il dissesto idrogeologico. Ogni azione comporta diverse reazioni. Siamo sicuri di poter prevedere le conseguenze delle nostre azioni?
La vita è il fenomeno più complesso dell’universo conosciuto. Cosa c’è scritto sulla garanzia delle macchine? Se i meccanismi sono manipolati, la garanzia perde di validità. Noi abbiamo manipolato in modo pesantissimo la biodiversità e gli ecosistemi, e la garanzia che possano continuare a darci quello di cui abbiamo bisogno si rivela sempre più fragile.
Ora qualcuno mi dirà che sto facendo un minestrone, e che metto piccioni, paludi, lupi e gabbiani assieme a piccioni e storni, paludi e pesticidi. Il problema è che gli ecosistemi funzionano con un intrico di relazioni che rende inattuabile la gestione di singoli pezzi senza tener conto delle conseguenze sul resto del sistema ambientale manipolato. È quello che abbiamo fatto su piccola scala, da sempre. Ma oramai la scala delle modificazioni è diventata globale.
Abbattere piccioni e storni è una tattica. E potrebbe portare a vincere una battaglia. Ma se si applicano le tattiche senza una strategia alla fine si perdono le guerre. Ed è la strategia che manca. Gli investimenti per la conoscenza di biodiversità ed ecosistemi sono irrisori, e si attuano misure puntiformi per far fronte a problemi specifici.
Probabilmente l’intervento della Regione Lombardia è necessario per risolvere un problema contingente. Ma se non si rivede radicalmente il nostro rapporto con la natura, arriveranno altri problemi. Il green deal, il patto verde, dovrebbe fornire le risorse per cambiare strada, non per niente si chiama “new”. Ma è necessaria una cultura della natura che attualmente manca e che ci espone alle conseguenze di una mancanza di strategia.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Le parole del vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, evidenziano una questione cruciale per il futuro dell'Unione Europea: l'importanza di accelerare l'attuazione dei programmi di coesione. È fondamentale che i fondi europei vengano utilizzati in modo tempestivo e strategico per garantire una crescita equilibrata, in particolare nelle regioni più vulnerabili". Lo ha detto Denis Nesci, coordinatore del Gruppo Ecr nella commissione Regi del Parlamento europeo.
"Accogliamo con favore l'idea di una revisione intermedia dei programmi di coesione, che rappresenta una straordinaria opportunità per riallineare le priorità e accelerare l'assorbimento dei fondi. Questo processo non solo deve essere rapido, ma deve anche puntare alla semplificazione delle procedure, in modo da evitare ritardi burocratici che rischiano di compromettere l'efficacia degli investimenti", ha dichiarato Nesci.
"In un periodo di incertezze globali, l'Europa ha bisogno di una politica di coesione che risponda in modo agile e concreto alle sfide emergenti. Non possiamo permetterci di sprecare risorse vitali per il nostro futuro", ha concluso.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.
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Ferdinando Boero
Naturalista
Ambiente & Veleni - 3 Ottobre 2020
La Lombardia contro i piccioni può vincere la battaglia. Ma senza strategia rischia di perdere la guerra
La Lombardia dichiara guerra ai piccioni e agli storni perché provocano danni all’agricoltura, dalle coltivazioni all’allevamento del bestiame. Per ridurre il numero di volatili sono state reclutate centinaia di cacciatori e si è approntato un protocollo di abbattimento che prevede il numero di capi da prelevare e le zone in cui attuare il prelievo.
Anche se i volatili sono percepiti come animali più “nobili” rispetto ai ratti, per i quali nessuno si impietosisce, quando le loro popolazioni sono troppo numerose la loro presenza può produrre effetti negativi sulle nostre attività. Le rondini mangiano insetti e sono una benedizione, ma piccioni e storni hanno diete che interferiscono con le nostre aspettative. Pur nutrendo molta simpatia per gli animali, non me la sento di dire che sia giusto che mandino in rovina gli agricoltori. Anche la loro presenza in città causa non pochi problemi e non sono solo queste due specie a “darci fastidio”. I gabbiani in città stanno diventando sempre più prepotenti. I cinghiali si stanno appropriando di territori tipicamente cittadini e c’è già scappato qualche morto. Come si è arrivati a questo?
Abbiamo semplificato moltissimo l’ambiente, e abbiamo eradicato prima di tutto i predatori che tengono sotto controllo le popolazioni di specie che, altrimenti, diventerebbero troppo numerose. Si tratta di “equilibri” oramai perduti. Gli animali si adattano a nuove situazioni e colgono le opportunità, come stanno facendo i gabbiani che, da uccelli marini, stanno diventando uccelli di città. Pensare di reintrodurre i predatori può essere una soluzione, e mi viene in mente il lupo per i grossi vertebrati. Ma l’uso del territorio è talmente “denso” che, alla fine, ci danno fastidio anche i predatori. Reintroduciamo gli orsi e poi ci lamentiamo se si comportano da orsi.
La pesca eccessiva ha ridotto drasticamente le popolazioni ittiche e i delfini che mangiano pesci hanno imparato a prenderli dai loro competitori: noi. I pescatori sono imbufaliti perché i delfini prendono i pesci dalle reti, causando danni notevoli alla pesca. La stessa cosa facevano le foche, quando c’erano. Arriveremo a parlare di de-delfinizzazione? La risposta è no, ma questo significa che ci sono animali che meritano di essere difesi, anche se causano danni, e altri che è giusto uccidere?
Per gli animalisti non si deve uccidere alcun animale. I biologi della conservazione vedono le cose in modo differente, e programmano abbattimenti su base scientifica. I ratti sono stati eradicati da Montecristo, dove stavano causando danni ingentissimi. Penso al contenimento degli scoiattoli americani che stavano soppiantando gli scoiattoli europei: qualcuno ha gridato allo scandalo per le sterilizzazioni mediante castrazione dei maschi. Per attuare strategie di mitigazione dei danni è necessario un approccio scientifico non viziato dall’emotività.
Ogni intervento deve essere inserito in una visione complessiva. L’agricoltura industriale fa uso massiccio di pesticidi e di fertilizzanti chimici, e una delle sue finalità consiste nell’eradicare la biodiversità naturale per sostituirla con la specie di nostro interesse. Sistemi così perturbati possono sfuggirci di mano. Storni e piccioni trovano rifugio in città e dalle città possono spostarsi nelle campagne. Se uccidiamo quelli in campagna, ma lasciamo indisturbate le popolazioni di città, si potrebbero avere dei travasi di popolazione dai “serbatoi” cittadini. La natura non ama il vuoto!
Spero che la regione abbia preso questa decisione dopo uno studio approfondito sull’opportunità dell’intervento, valutando tutti gli scenari possibili. I pesticidi ci liberano dagli insetti nocivi, ma uccidono anche gli insetti impollinatori, per non parlare dei predatori degli insetti nocivi. Abbiamo bonificato le paludi per risolvere il problema della malaria, e ora abbiamo il dissesto idrogeologico. Ogni azione comporta diverse reazioni. Siamo sicuri di poter prevedere le conseguenze delle nostre azioni?
La vita è il fenomeno più complesso dell’universo conosciuto. Cosa c’è scritto sulla garanzia delle macchine? Se i meccanismi sono manipolati, la garanzia perde di validità. Noi abbiamo manipolato in modo pesantissimo la biodiversità e gli ecosistemi, e la garanzia che possano continuare a darci quello di cui abbiamo bisogno si rivela sempre più fragile.
Ora qualcuno mi dirà che sto facendo un minestrone, e che metto piccioni, paludi, lupi e gabbiani assieme a piccioni e storni, paludi e pesticidi. Il problema è che gli ecosistemi funzionano con un intrico di relazioni che rende inattuabile la gestione di singoli pezzi senza tener conto delle conseguenze sul resto del sistema ambientale manipolato. È quello che abbiamo fatto su piccola scala, da sempre. Ma oramai la scala delle modificazioni è diventata globale.
Abbattere piccioni e storni è una tattica. E potrebbe portare a vincere una battaglia. Ma se si applicano le tattiche senza una strategia alla fine si perdono le guerre. Ed è la strategia che manca. Gli investimenti per la conoscenza di biodiversità ed ecosistemi sono irrisori, e si attuano misure puntiformi per far fronte a problemi specifici.
Probabilmente l’intervento della Regione Lombardia è necessario per risolvere un problema contingente. Ma se non si rivede radicalmente il nostro rapporto con la natura, arriveranno altri problemi. Il green deal, il patto verde, dovrebbe fornire le risorse per cambiare strada, non per niente si chiama “new”. Ma è necessaria una cultura della natura che attualmente manca e che ci espone alle conseguenze di una mancanza di strategia.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica
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Mondo
L’ex eurodeputata Luisa Morgantini e l’inviato del Sole Bongiorni arrestati e poi rilasciati da Israele
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Le parole del vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, evidenziano una questione cruciale per il futuro dell'Unione Europea: l'importanza di accelerare l'attuazione dei programmi di coesione. È fondamentale che i fondi europei vengano utilizzati in modo tempestivo e strategico per garantire una crescita equilibrata, in particolare nelle regioni più vulnerabili". Lo ha detto Denis Nesci, coordinatore del Gruppo Ecr nella commissione Regi del Parlamento europeo.
"Accogliamo con favore l'idea di una revisione intermedia dei programmi di coesione, che rappresenta una straordinaria opportunità per riallineare le priorità e accelerare l'assorbimento dei fondi. Questo processo non solo deve essere rapido, ma deve anche puntare alla semplificazione delle procedure, in modo da evitare ritardi burocratici che rischiano di compromettere l'efficacia degli investimenti", ha dichiarato Nesci.
"In un periodo di incertezze globali, l'Europa ha bisogno di una politica di coesione che risponda in modo agile e concreto alle sfide emergenti. Non possiamo permetterci di sprecare risorse vitali per il nostro futuro", ha concluso.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.