Provaci ancora Clint. Nonostante la pandemia Covid-19 Clint Eastwood, secondo il sito Deadline.com, avrebbe già iniziato a cercare le location per il suo nuovo film di cui sarà regista e interprete. Un’accoppiata regia/attore che si è verificata diciotto volte, dall’esordio nel 1971 con Brivido nella notte fino all’ultimo The Mule nel 2018. Il progetto è intitolato Cry Macho ed è prodotto da Warner Bros e dalla Malpaso, marchio storico di proprietà della star di Hollywood. Il film è ispirato al libro omonimo scritto da Richard Nash nei primi anni settanta, già al centro di una riduzione del 2011 che avrebbe dovuto vedere Arnold Schwarzenegger protagonista.
Al centro del racconto, ambientato nel 1978, una ex star del rodeo che dovrà portare a termine l’ultima gara, questa volta non più in pista tra la polvere e gli animali, bensì riportare in Texas dal Messico il figlioletto del suo ex capo tenuto ostaggio oltreconfine dalla madre alcolizzata. Un coming of age con annessa lezione di saggezza dal vecchio Clint, insomma. Nick Schank allo script, colui che tra l’altro ha sceneggiato proprio gli ultimi due film che vedono Clint anziano e solitario cavaliere d’altri tempi alle prese con la contemporaneità – Gran Torino e The Mule –, garantisce un ulteriore vibrante capitolo del lungo crepuscolo di una delle più longeve star del cinema mondiale. Clint Eastwood ha appena compiuto 90 anni, ha all’attivo da regista 38 film e ha vinto due Oscar come miglior regista (The Million dollar baby e Gli spietati), due Oscar per il miglior film (gli stessi), ma non ha mai vinto un Oscar come miglior attore nonostante le due nomination (sempre per The Milion dollar baby e Gli spietati).