I maxi-disegni lungo le vie della città di Cremona, a “sfondo onirico” secondo le intenzioni dell’artista che li ha realizzati, e che raffigurano “bambine dominatrici” e che sgozzano conigli di peluche fa arrabbiare Lega e Fratelli d’Italia: “Immagini che scivolano nell’horror. I temi sono disturbanti e i bambini non sono tutelati”. “Polemiche esagerate” per l’amministrazione comunale di centrosinistra che ha sostenuto l’allestimento e verso la quale le opposizioni hanno mosso forti critiche.

“Un inciampo culturale” della giunta Galimberti secondo Francesca Gazzina, dirigente locale del partito della Meloni. Si tratta di illustrazioni in formato gigante, che riempiono 43 spazi cittadini di pubblica affissione lungo una ventina di chilometri, ideati da Nicoletta Ceccoli, illustratrice di libri per l’infanzia di fama internazionale. Una mostra intitolata Affiche, organizzata dall’associazione Tapirulan e inaugurata con una biciclettata itinerante durante la quale Ceccoli ha spiegato via via il significato della raffigurazioni.

La disegnatrice lavora con tecniche tradizionali, il pennino non è quello di Photoshop ma quello con le setole, si legge sul sito di Tapirulan. Setole finissime con le quali delinea le sue figure, prevalentemente femminili, circondate da mondi immaginari non proprio rassicuranti, popolati da draghi, pesci, polipi, topolini, biscotti viventi o conigli di peluche. “L’opera della Ceccoli, che lei stessa ha definito controversa – scrive la Lega in una nota stampa – è caratterizzata da illustrazioni che fanno dell’infanzia un luogo pericoloso da cui difendersi”.

“Bambine che tengono in mano conigli sgozzati sui manifesti in città. Ma cosa hanno in testa i nostri amministratori?”, rincara la dose il leghista Alessandro Zagni. Il senatore salviniano Simone Bossi non riesce a credere come il Comune “possa sponsorizzare percorsi didattici per bambini con immagini così cruente. In Italia si coprono i nudi del Rinascimento e poi si consentono cose di questo genere”.

Affiche è una manifestazione partita anni fa con artisti di livello internazionale. C’è stato un bando e non possiamo come amministrazione sindacare su ogni singola mostra – spiega a ilfattoquotidiano.it Luca Burgazzi, assessore ai Sistemi Culturali, Giovani, Politiche della Legalità – È una questione di gusto personale. Se alla destra questa mostra non piace, ne andranno a vedere un’altra”.

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