“Mai come ora è il momento di tacere e di lavorare. Se vogliamo parlare ci sono devi tavoli dove si può fare”. È lapidaria Paola Taverna all’indomani del post sul ‘Blog delle Stelle’ di Davide Casaleggio che ha scosso il Movimento. Più propenso a rispondere ad alcune ne domande è il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra: “Non è soltanto Casaleggio ad avere questo timore (la paura che il Movimento si trasformi in un partito, ndr). Io penso che sia un timore non totalmente corretto, ma ci sono sicuramente alcuni scricchiolii, che fanno capire come non abbiamo ben presente cosa sia il Movimento. Se ci si dovesse trasformare in una realtà partitica probabilmente anche Nicola Morra e tanti altri decideranno di farla finita. Noi non vogliamo – prosegue Morra – diventare dei professionisti della politica, ma al servizio di un’Italia che cambia, senza trarne vantaggi personali”. Quale ruolo dunque della piattaforma Rousseau? “Credo che ogni momento di discussione se autentica, sia un momento da apprezzare, a maggior ragione se si lavora sul rapporto tra che vi deve esser tra, nel rispetto di quanto la nostra Carta Costituzionale prevede, tra una forza politica e una società cui tutti noi dobbiamo tantissimo, ma che è di natura privata e che pertanto va assoggettata anch’essa alle regole della nostra legislazione”. Il deputato 5 Stelle Sergio Battelli si dice “scioccato dal post di Casaleggio”, perché “nessuno ha detto che ‘Rousseau’ deve essere cestinata”. Casaleggio pensa che i parlamentari vogliano chiudersi a ricciom ma così non è. Una struttura democratica – che oggi non c’è – serve ma questo non vuol dire sostituire la piattaforma, ma serve che questa diventi più democratica”.