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Piero Angela: “Serve l’esercito in strada. C’è il rischio concreto che i ragazzi diventino untori di Covid”

"Bisogna stare attenti alla pericolosità di questo virus. È necessaria la protezione, in particolare nelle scuole. Non c'è abbastanza pressione sul pubblico perché rispetti distanziamento e perché indossi la mascherina, in attesa del vaccino"

di F. Q.

“Serve l’esercito in strada che chieda il rispetto delle distanze e intimi ai cittadini di indossare la mascherina. Non bisogna portare la malattia in giro“. A dirlo è Piero Angela che, a margine della presentazione di ‘Superquark +‘, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus e, rispondendo alle domande dei cronisti, ha lanciato un monito in vista della seconda ondata dell’epidemia che sta già riguardando molti Paesi in Europa e inizia a farsi sentire anche in Italia, dove i casi hanno ripreso ad aumentare vertiginosamente.

“Bisogna stare attenti alla pericolosità di questo virus. È necessaria la protezione, in particolare nelle scuole. Non c’è abbastanza pressione sul pubblico perché rispetti distanziamento e perché indossi la mascherina, in attesa del vaccino. Bisogna incentivare il rispetto delle regole”, ha avvertito il divulgatore scientifico.

E ancora: “I giovani si sentono invulnerabili. C’è il rischio concreto che i ragazzi si comportino come degli untori, in particolare se sono asintomatici, che portano il virus in giro e rischiano di contagiare le persone più anziane. Questo va evitato”, ha concluso.

Piero Angela: “Serve l’esercito in strada. C’è il rischio concreto che i ragazzi diventino untori di Covid”
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