Era ricercato dal fisco americano ed è accusato anche di avere aver nascosto all'agenzia delle entrate uno yacht e una proprietà immobiliare. È stato arrestato su richiesta delle autorità Usa
È accusato di non avere presentato tra il 2014 e il 2018 le denunce dei redditi, nonostante gli introiti milionari derivanti da consulenze, apparizioni pubbliche, scambi di cripto-valute e dalla vendita dei diritti della sua biografia. E anche di aver nascosto al fisco uno yacht e una proprietà immobiliare. Ricercato dal fisco americano, John McAfee, inventore dell’antivirus per computer e fondatore dell’omonima azienda di software, è stato arrestato in Spagna su richiesta delle autorità Usa, che lo accusano di evasione fiscale. Se condannato, rischia fino a 30 anni di carcere.
Quella di McAfee è una figura controversa nel settore tecnologico. Raggiunse la fama negli anni ’80, dopo aver fondato l’azienda che produttrice del primo software anti virus per uso commerciale, il McAfee VirusScan, creando così un’industria multi miliardaria. L’azienda venne poi ceduta alla Intel, ma McAfee è rimasto attivo nel settore della sicurezza informatica.
L’imprenditore, nato nel Regno Unito, in passato aveva espresso la sua idiosincrasia nei confronti del fisco, affermando in un tweet di non avere presentato le dichiarazioni dei redditi per otto anni, perché “le tasse sono illegali“. Lo scorso anno venne arrestato per breve tempo mentre si trovava nella Repubblica dominicana, con l’accusa di avere fatto entrare illegalmente delle armi nel Paese. Nel 2012 fu protagonista di un’altra disavventura giudiziaria, nel Belize, dove venne coinvolto nell’inchiesta sulla morte del suo vicino di casa, l’imprenditore Usa Gregory Faull. Ad agosto era stato fermato in aeroporto in Norvegia, appena era sceso dal suo jet privato, perché indossava sul volto un tanga come mascherina e si era rifiutato di toglierlo.