Tecnologia

Twitter al lavoro su Birdwatch, un nuovo strumento per sradicare la disinformazione

Twitter ha confermato di essere al lavoro su Birdwatch, un nuovo strumento che, nelle intenzioni del sito cinguettante, dovrebbe aiutare gli utenti a combattere la diffusione di fake news sulla popolare piattaforma di micro blogging.

Twitter ha confermato di star lavorando a una nuova funzionalità, attualmente conosciuta col nome in codice “Birdwatch“, che dovrebbe consentire alla comunità di Twitter di avvisarsi reciprocamente dei tweet fuorvianti che potrebbero causare danni. Al di là di questo, al momento, non ci sono molti dettagli sul nuovo strumento e il suo funzionamento, anche se negli ultimi mesi più di un dettaglio è emerso.

L’esistenza del nuovo strumento infatti è stata scoperta per la prima volta lo scorso agosto da Jane Manchun Wong, specializzata proprio nello scavare nel codice delle app in cerca di prove di funzionalità ancora inedite. Da quanto è emerso è stato subito evidente che Birdwatch darà la possibilità agli utenti di allegare una nota a un tweet ritenuto fuorviante. Una prima evoluzione si è palesata poi lo scorso 3 ottobre, quando Birdwatch sembra aver introdotto anche una sorta di sondaggio da compilare mentre si sta segnalando un contenuto, con la possibilità di indicare il contenuto stesso come fuorviante o meno, avviando così una sorta di dibattito su una particolare informazione.

Twitter stessa ha affermato recentemente che condividerà presto maggiori informazioni su Birdwatch. Ora dunque è ancora troppo presto per giudicare l’eventuale impatto di questo nuovo strumento sull’eterno di battito tra opinioni personali e bugie belle e buone, anche perché non è chiaro se i moderatori o gli algoritmi di Twitter agiranno sui risultati. Il questionario comunque sembra andare oltre gli attuali strumenti di segnalazione di Twitter, che fondamentalmente ti chiedono solo di classificare un eventuale reclamo, non resta dunque che attendere di conoscere più nel dettaglio obiettivi e meccanismi di questa nuova funzione che, ancora una volta, tenterà di estirpare la disinformazione dai social.