Con un post sul proprio blog ufficiale, Google ha fatto sapere di aver deciso per l’immediato futuro di voler disattivare i filtri bellezza dall’app Fotocamera quando si scattano i selfie, che attualmente sono attivi per impostazione predefinita. La novità, per quanto riguarda gli smartphone del colosso californiano, è stata introdotta con i recenti smartphone Pixel 4A e Pixel 5, ma sarà presto estesa anche a tutti i produttori di smartphone equipaggiati con sistema operativo Android. La decisione è stata presa in seguito ai risultati di alcuni studi portati avanti da Big G assieme a psicologi ed esperti, riguardo agli effetti che tali filtri possono avere sul benessere mentale dell’utente, portando alla definizione di uno standard di bellezza problematico per alcune categorie di persone “fragili”.

Per questo, Google ha stilato delle nuove linee guida per i produttori di smartphone Android incentrate sul controllo, la trasparenza e il linguaggio utilizzato dal software. I filtri bellezza comunque non spariranno dall’appa fotocamera, semplicemente, per impostazione predefinita, saranno disattivati, al contrario di quanto avviene adesso, e dovrà essere quindi l’utente di volta in volta a decidere quale filtro applicare al proprio selfie.

Se il filtro sarà attivato, inoltre, questo sarà chiaramente indicato, mentre nelle descrizioni Google ha eliminato ogni riferimento al termine “bellezza”. Infine, un aggiornamento futuro farà sì che vengano mostrate informazioni su come viene applicato ciascun filtro e quali modifiche questo apporta all’immagine.

Big-G suggerisce di utilizzare un linguaggio “neutro” che si concentri sulla descrizione (anche nelle icone) della funzione anziché far riferimento a termini come “dimagrimento” o “abbellimento” che aggiungono un giudizio e sembrano suggerire all’utente che la sua immagine necessita di miglioramenti. Google, infine, spera che a questa politica aderiscano anche i social network in cui proliferano le immagini, oltre ai produttori di smartphone. A condividere le nuove linee guida della società californiana c’è già Snapchat, la cui fotocamera è già priva di filtri per impostazione predefinita e l’utente deve ogni volta attivarli manualmente.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Big Tech, rapporto antitrust del Congresso Usa auspica interventi per spezzare il monopolio di Amazon, Google, Facebook e Apple

next
Articolo Successivo

Sicurezza informatica e smartworking? C’è poco da star tranquilli. La mia risposta a un sostenitore

next