Il provvedimento arriva dopo che negli ultimi giorni i contagi in provincia sono aumentati del 155%. Massimo 4 ospiti al tavolo al ristorante, locali chiusi dalle 24 e stop alle visite in ospedale (salvo casi eccezionali). L'assessore D'Amato: "È indispensabile rispettare queste regole per evitare ulteriori e più gravose limitazioni"
Mini lockdown nella provincia di Latina per 14 giorni. Dopo che qui i nuovi casi da coronavirus sono aumentati del 155 per cento in soli tre giorni, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza in vigore da mezzanotte che prevede il contingentamento a 20 persone per le feste e le cerimonie religiose e il divieto di assembramento davanti a scuole, luoghi e uffici pubblici. Per quanto riguarda i bar, i locali e i ristoranti, al tavolo si potranno sedere al massimo 4 ospiti, mentre la chiusura viene anticipata tassativamente alle 24. A partire da domani, tutti gli esercizi commerciali dovranno esporre obbligatoriamente un cartello in cui si riporta il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, in rapporto alle dimensioni dei locali e nel rispetto del distanziamento sociale.
Regole più stringenti anche per le palestre e le scuole da ballo, dove gli esercenti dovranno sorvegliare attivamente il distanziamento sociale e fissare un tetto massimo agli accessi in tutti i locali, compresi gli spogliatoi. La serrata scatta anche per gli ospedali: per le prossime due settimane, i cittadini residenti in provincia di Latina non potranno visitare amici o familiari ricoverati negli ospedali, salvo casi eccezionali autorizzati in forma scritta direttamente dal responsabile sanitario della struttura di ricovero. L’ultima misura prevista dall’ordinanza riguarda lo smarworking: si sollecitano le aziende presenti sul territorio “a favorire il lavoro agile”, laddove praticabile, con l’obiettivo di ridurre al minimo tutti gli spostamenti.
“L’ordinanza del Presidente è una misura necessaria per contenere i numeri del virus che nell’ultima settimana hanno fatto registrare un aumento considerevole in rapporto alla popolazione residente”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. “Confidiamo in uno spirito di collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati e nell’attivazione degli opportuni controlli da parte delle istituzioni preposte. È indispensabile, in questa fase, rispettare queste regole che non vogliono minimamente essere punitive, ma di prevenzione per evitare ulteriori e più gravose limitazioni sull’intera provincia”. Nelle ultime 24 ore i casi registrati in Regione sono 359 su oltre 13mila tamponi, 6 le vittime. Il rapporto tra positivi e testati è al 2,7%. Solo nella Asl di Latina, ha fatto sapere D’Amato, sono 29 i nuovi contagi, di cui due di rientro dalla Lombardia. Le situazioni più gravi riguardano però i comuni di Terracina, sulla costa a sud del capoluogo, e quello di Aprilia, distante meno di 50 chilometri da Roma.