Mentre in Europa si fanno serratissime le trattative per approvare il prima possibile il bilancio Ue 2021-2027 e il pacchetto Next generation Eu (di cui fa parte il Recovery fund), il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a chiedere al governo di ricorrere al Mes, dal momento che si tratta di risorse immediatamente disponibili. “Lavoriamo perché l’Ue continui a mettere in campo strumenti per sostenere i Paesi colpiti da Covid, ma l’aumento dei contagi impone un nuovo senso di responsabilità”, scrive l’ex premier su Facebook. “Il governo in primis deve abbandonare le incertezze e richiedere l’attivazione dei fondi del Mes. Non c’è più tempo da perdere“. Una risposta è arrivata in serata direttamente dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che a Porta a Porta su Rai1 ha ribadito ancora una volta la linea di Palazzo Chigi: “Sono risorse meno decisive di quanto si pensa”, ha spiegato. Il meccanismo europeo di stabilità ha “una cattiva reputazione”, quindi “se non è strettamente necessario gli Stati tendono a non utilizzarlo. È quello che sta succedendo”. Qualora la pressione sugli ospedali italiani dovesse peggiorare, però, Gualtieri è chiaro: “State sicuri che se fosse strettamente necessario lo useremmo“.

Nel corso dell’intervista il ministro dem ha ammesso che nel caso del Mes si tratta di “soldi a tasso zero“, 36 miliardi subito spendibili per la sanità. “Per un ministro dell’Economia è sempre meglio di un finanziamento a 0,7%“, ma attualmente “l’Italia ha tutte le risorse necessarie“. Oltre al fatto che, ha concluso Gualtieri, sui mercati “c’è una forte fiducia, anche oggi abbiamo toccato il minimo storico del rendimento del nostro Btp decennale“. Un modo per rassicurare i cittadini e ribadire che per ora il sistema Italia tiene. Secondo Gualtieri, se il nostro Paese facesse ricorso al Mes, invece, le cose cambierebbero. Un rischio condiviso in parte anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ma con dei distinguo. “Non vedo gravi problemi a usarlo”, ha spiegato una settimana fa dal Festival dell’Economia di Trento. “Da un punto di vista economico” un prestito della nuova linea di credito pandemica del Mes “ha solamente vantaggi: è un prestito a condizioni migliori di quelle del mercato, è a lunga scadenza, a condizioni buone e la condizionalità è solamente spendere i soldi nel settore per il quale è stato disegnato questo fondo”. L’unico problema, sottolinea, potrebbe essere “quello dello stigma, ma quello stigma è legato a un cattivo utilizzo dei fondi o a una cattiva comunicazione. Mi chiedo perché uno ha paura di mostrare che utilizza bene dei fondi: se lo mostra ha maggiore facilità di raccolta sul mercato a condizioni migliori di quelle che ora, pur migliorate, non sono ancora vicine a Spagna e Portogallo“.

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