Preoccupata dall’aumento dei contagi e da una diffusione “incontrollata” della pandemia. Favorevole all’introduzione di nuove misure nelle regioni più colpite che potrebbero finire fuori controllo senza restrizioni e all’invio di esperti delle forze armate e del Robert Koch Institute (Rki) nel caso in cui le infezioni dovessero superare la cifra di 35 ogni 100mila in un periodo di sette giorni.
Tre punti che Angela Merkel ha espresso durante un confronto con i sindaci tedeschi, avvertendo che il governo darà 10 giorni di tempo alle autorità locali delle aree più a rischio sul fronte Covid per contenere il crescente aumento dei casi, altrimenti verranno stabilite ulteriori misure restrittive. Le considerazioni della Cancelliera arrivano all’indomani del record di infezioni registrate nel Paese da aprile: 4.516 nelle ultime 24 ore – una cifra che ricorda i picchi della scorsa primavera – e 11 morti. “Abbiamo tutti la sensazione che le grandi città, le aree urbane, siano ora il banco di prova in cui vedremo se possiamo tenere sotto controllo la pandemia in Germania come abbiamo fatto per mesi o se perdiamo il controllo“, ha detto ancora Merkel dopo il colloquio con i sindaci, sottolineando che “il numero di infezioni potrebbe crescere, ma non siamo impotenti”.
Il nodo è il tracciamento, che se le autorità sanitarie non saranno in grado di continuare provocherà diffusione esponenziale della pandemia. “E se questo avverrà – ha detto – il virus si diffonderà in modo incontrollato”. La cancelliera ha dunque accolto con favore la reintroduzione delle restrizioni in alcune città, compresa Berlino, dove la situazione è particolarmente allarmante, e ha elogiato il comportamento di Monaco di Baviera, che ha dimostrato come il rispetto delle regole del distanziamento sociale e l’uso delle mascherine ha tenuto i contagi sotto controllo.