Nella giornata del sesto sciopero globale per il clima, un gruppo di attivisti ha occupato la sede milanese di Cassa depositi e prestiti. “Vogliamo denunciare il ruolo che questo ente ha nella ripartizione dei soldi del Recovery Fund – hanno spiegato al megafono gli attivisti che fanno parte di centri sociali e reti studentesche – questi soldi sono un’occasione unica per una riconversione ecologica concreta. Ma pensiamo che il ruolo che è stato dato a Cdp è inaccettabile, essendo la principale azionista di multinazionali del fossile italiano come Eni e Snam che hanno tutto l’interesse a fare profitto con i soldi del Recovery fingendosi green”.