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Ambiente

Ultimo aggiornamento: 9:27 del 11 Ottobre 2020

Aprilia, dopo il rogo di agosto lo spettro di una nuova terra dei fuochi tra discariche abusive, nubi tossiche e raccolti perduti

Roghi Aprilia Giroffi
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A meno di cinquanta chilometri da Roma si sta consumando un disastro ambientale sotto gli occhi di tutti. Quello di Aprilia è un territorio che da anni è schiacciato da nubi tossiche che in molti ritengono essere correlate ai tanti casi di malattie tumorali riscontrate nell’area.

Ad agosto è andato in fiamme l’impianto di stoccaggio Loas, che negli anni i cittadini hanno più volte segnalato perché sovraccarico di materiale. Diossina nell’aria e rifiuti in fiamme per giorni, che lasciano ancora al palo tutti i campi agricoli attorno al sito.

Le analisi sull’eventuale contaminazione dei terreni sono un limbo che fa registrare un danno enorme per i contadini. Buona parte del raccolto è già andato al macero. Il grande incendio di agosto non è l’unica nube di Aprilia. Girando per il territorio ci si imbatte in continui roghi, con lo spettro di un’altra terra dei fuochi incontrollata.

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