“Sono assolutamente d’accordo. L’outing è un’altra forma di discriminazione e parla del diritto intrinseco di alcune persone. Non è una decisione di nessuno, ma solo nostra: riguarda il coming out e la propria sessualità in generale”. Così la cantautrice statunitense LP commenta in esclusiva a Ilfattoquotidiano.it la giornata nazionale del coming out che si celebra oggi, domenica 11 settembre. Un’occasione di sensibilizzazione LGBT per sostenere le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (e talvolta altri gruppi tipicamente raggruppati all’interno della comunità LGBT) a “uscire allo scoperto”. Celebrata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1988, l’idea iniziale era fondata sullo spirito di liberazione femminista e gay dell’essere politico personale e l’enfasi sulla forma più basilare di attivismo che si manifesta alla famiglia, agli amici e ai colleghi e alla vita vissuta come persona apertamente lesbica o gay. La convinzione fondamentale è che l’omofobia prospera in un’atmosfera di silenzio e ignoranza, e che una volta che le persone sanno di avere persone care che sono lesbiche o gay, è molto meno probabile che mantengano opinioni omofobiche o oppressive.
Per l’occasione, FQMagazine pubblica in esclusiva italiana una clip inedita di Lp con i suoi due autori, Nate Company e Mike del Rio, registrata dietro le quinte del suo ultimo videoclip, quello di The One That You Love, il brano che sancisce il suo ritorno. Un brano inciso – neanche a farlo apposta – presso l’Hotel El Ganzo, San José del Cabo, Messico – sotto la sapiente produzione di Mike Del Rio. Si ricrea così il sodalizio artistico tra la cantautrice e il produttore newyorkese, che insieme fecero scintille con Lost on You. Il ritornello ossessivo di questa sofferta ballad trasudante west coast, è una domanda che non pretende soluzioni. Perché se due onde non si muovono in sintonia sarà il maremoto. Se due orologi non sono sincronizzati non ci sarà mai l’incastro. Se io amo te ma non c’è reciprocità soffriremo in due, e io certamente più di te.
Una chitarra alla Marc Ribot, la batteria incalza sui quarti come fossero colpi di pistola: così si apre il sipario di The One That You Love. È il preambolo all’ingresso di LP, la voce affilata e tagliente come sempre, talmente potente da non aver bisogno d’altro che di una chitarra acustica. E poi il brano esplode, con quella atmosfera da saloon spaghetti western.
La collaborazione tra LP e Del Rio colpisce il bersaglio al centro ancora una volta.
Chi sparerà per primo (chi vince in amore)? Chi sarà colpito al cuore con un’esplosione dalla eco infinita (chi è l’anello più debole della coppia)? In lontananza sembra quasi di sentirlo il nitrito del cavallo che si sovrappone allo sparo…
The One That You Love ha esattamente le sonorità di una sequenza alla Sergio Leone, o forse è solo il rumore secco del bicchiere che ricade sul bancone o il fruscio del dorso di una mano per asciugare le labbra dopo l’ennesimo whisky.
Nel duello probabilmente non si vince e non si perde, e lo stallo rimane perpetuo.
“The One That You Love” canta ossessivamente LP, consapevole del fatto che una risposta non ci sarà mai.
Così come non ci sarà mai un vero vincitore nel gioco dell’amore.
Foto: Talayeh Nasirzadeh.