Entra nella gabbia dell’orso e viene sbranato. Il 28enne Valentin Bulich, inserviente al Great Moscow State Circus, pur di inseguire il suo sogno ha avuto una pessima idea. Attendere il giorno di pausa dei circensi, sottrarre la chiave della gabbia degli orsi e provare a “dialogare” con l’imponente animale. Bulich non sembra aver avuto udienza dall’orso che per pochi secondi. Prima è stato agguantato, poi gli è stato strappato il cuoio capelluto e infine sventrato. Come ha raccontato la madre ai media locali, Bulich sognava da sempre di diventare addomesticare di orsi. Un sogno tenuto segreto anche ai suoi stessi colleghi, fino al tragico epilogo.
Come è logico ricordare, al di là di ogni tragico avvenimento, gli animali non provano grande felicità nelle gabbie dei circhi, anzi preferirebbero vivere tra boschi, foreste e savane dove madre natura gli ha concesso l’onore di vivere. Giocoforza che il non avere nemmeno l’esperienza del domatore ufficiale, avvicinarsi ad un orso tenuto in gabbia è puro suicidio. Il Great Moscow State Circus se n’è comunque lavato le mani: che possiamo farci noi se una persona viola le norme di sicurezza che sono imposte ai dipendenti? Per ora, tra l’altro, il circo ha annunciato che l’orso assassino non verrà abbattuto.
La povera bestia ha sette anni e si chiama Yasha, una vita imbavagliato con mordacchia e funi per compiacere grandi e piccini. Lo si vede, oltretutto, in tante foto di repertorio mentre legato e pungolato fa ridere e gioire alcuni giocatori di una squadra di calcio nel loro spogliatoio che oltretutto gli grattano il pancino come fosse un cocker.