Dopo la colluttazione, i poliziotti sono stati circondati da un gruppo di altre sei-sette persone, che avevano un atteggiamento aggressivo nei confronti dei militari. Denunciati un altro uomo e una ragazza italiana di 20 anni per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale
I poliziotti avevano fermato due persone invitandole a indossare le mascherine nel rispetto delle nuove norme per contrastare il contagio da Covid-19. Ma uno dei due li ha aggrediti con calci e pugni, riuscendo a divincolarsi e scappare con le manette ai polsi. È successo nella serata di sabato 10 ottobre a Savona, nella zona dei giardini delle Trincee. L’uomo scappato, un 33enne di origine ecuadoriane, è stato arrestato domenica mattina. Nonostante le botte, i poliziotti erano riusciti a ammanettare l’uomo che però si è divincolato ed è riuscito a fuggire. Le manette, che inizialmente sembrava gli fossero rimaste strette ai polsi, sono state trovate in terra, poco distante dal luogo del fatto.
Dopo la colluttazione, i poliziotti sono stati circondati da un gruppo di altre sei-sette persone, che avevano un atteggiamento aggressivo nei confronti dei militari. Per indurre il gruppo ad allontanarsi, uno dei due poliziotti ha esploso due colpi di pistola in aria, ma la banda si è dispersa solo dopo l’arrivo di un’altra volante. Sono stati denunciati un connazionale dell’uomo scappato e una ragazza italiana di 20 anni per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Gli agenti aggrediti hanno prognosi di 15 e 10 giorni.