Sono state chiuse o sequestrate 18 Rsa nel corso dei controlli dei Nas per “Estate tranquilla”, la campagna di indagini realizzata dal primo giugno al 30 settembre dal comando Carabinieri per la tutela della salute, in intesa con il ministro Speranza. Durante le 1.161 ispezioni svolte senza preavviso nelle strutture per l’accoglienza di anziani e disabili, entrando la sera o in piena notte specialmente la domenica, i carabinieri hanno trovato irregolarità in 208 Rsa, per un totale di quasi due strutture su dieci. Di queste 18 sono state sequestrate o chiuse, perché “gravemente irregolari o totalmente abusive”, si legge nel report dei carabinieri per la tutela della salute, presentato dal generale Paolo Carra. “Agli ordinari accertamenti – spiegano i Nas – si è aggiunta una vasta azione di prevenzione e verifica sulla corretta applicazione delle misure di contenimento” del Covid-19, sia nell’ambito della gestione organizzativa, sia sulla formazione degli operatori e sull’uso dei dispositivi di protezione individuale.

Nel complesso sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 131 gestori e dipendenti di cliniche private e convenzionate, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di mancata assistenza e abbandono di incapace, esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione di farmaci scaduti, irregolarità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ulteriori 206 irregolarità di natura amministrativa sono state rilevate per carenze strutturali e disorganizzazione degli spazi comuni e delle camere, a volte utilizzate oltre il limite della capienza per aumentarne indebitamente il numero di posti letto.

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