Un sistema collusivo che il responsabile dell’ufficio tecnico dei comuni di Palermiti e Olivadi ha creato per favorire professionisti e imprenditori amici. È scattata lunedì all’alba l’operazione “Urbi et Orbi” della Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. Falso, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, corruzione e peculato sono solo alcune delle accuse che i pm contestano ai 13 indagati. Per quattro di loro, il gip Paola Ciriaco ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Tra questi, oltre al dirigente pubblico Valentino Ubaldo finito ai domiciliari, c’è il sindaco di Olivadi, Nicola Malta, indagato per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato. Nei suoi confronti, su richiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del pm Veronica Calcagno, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di dimora nel comune. Il gip, inoltre, ha stabilito l’interdizione dall’attività professionale per 9 mesi nei confronti dell’architetto Francesca Carito e dall’attività imprenditoriale per 12 mesi per Fabrizio Vito Paparazzo.
L’indagine della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri ha fatto luce su come il responsabile dell’ufficio tecnico Ubaldo ha “totalmente piegato – scrivono i pubblici ministeri – la funzione pubblica attribuitagli a finalità private”. In sostanza, stando all’indagine condotta dal maggiore Gerardo Lardieri, le funzioni di Ubaldo erano diventate “uno strumento per conseguire vantaggi personali, come l’intervento e la visita oculistica gratuita per la moglie”.
Dalle carte dell’inchiesta è emerso, infatti, che è stato falsificato il registro dei permessi a costruire ma anche diverse turbative d’asta come quelle relative ai procedimenti per l’incarico professionale che l’ufficio tecnico di Palermiti ha dato all’architetto Carito per la progettazione dei lavori di adeguamento sismico di una scuola elementare di Palermiti e di ampliamento del cimitero comunale nel comune di Olivadi. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno fotografato “un periodo di tempo limitato” ma per i pm è stato è stato “possibile cogliere numerosi episodi di reato”.
“Inoltre – è scritto nella richiesta di arresto – le acquisizioni documentali operate hanno consentito di accertare come il sistema illecito clientelare ideato da Valentino Ubaldo si protragga da tempo. È un sistema consolidato, tanto che sono gli stessi interlocutori dell’indagato, imprenditori e liberi professionisti, a proporre sin dall’esordio delle conversazioni con il responsabile dell’ufficio tecnico accordi illeciti”. I pm parlando di “avidità” che muove Valentino Ubaldo per il quale, “come per gli altri indagati, l’illiceità è la normalità”. La “propensione a delinquere”, secondo i magistrati, riguarda anche il sindaco di Olivadi Nicola Malta “che utilizza – scrivono – la sua carica pubblica elettiva per ingerirsi nell’attività degli uffici tecnici e procurare vantaggi economici ai suoi amici”. Tra questi c’è l’imprenditore Fabrizio Paparazzo, titolare di una ditta di costruzioni al quale il Comune affidava “in regime di somma urgenza” i lavori di manutenzione straordinaria degli immobili e delle strutture di proprietà comunale.
Decidendo per il divieto di dimora, in riferimento al sindaco Malta, il gip sottolinea “il pericolo di reiterazione del reato connesso alle funzioni dallo stesso esercitate” e per questo vi è “l’attuale e concreto pericolo che il Malta commetta (analoghi) gravi delitti dello steso tipo e con violazione dei doveri inerenti la sua funzione”. Il primo cittadino di Olivadi e l’imprenditore Paparazzo, inoltre, sono stati destinatari di un sequestro preventivo di 2.247 euro. Nell’inchiesta “Urbi et Orbi”, infine, sono indagati (senza misura cautelare) anche il sindaco di Centrache Fernando Sinopoli e il suo vice Rocco Onofrio Ranieri. Per la Procura di Catanzaro, che ne aveva chiesto gli arresti domiciliari, entrambi assieme al responsabile dell’ufficio tecnico Ubaldo avrebbero favorito una ditta che si sarebbe dovuta occupare del servizio di trasporto dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.