Musica

Fedez, la proposta ai colleghi e alle agenzie live: “Io do il 100% di anticipo del tour ai lavoratori fragili. Meno parole, più concretezza”. Chi lo seguirà?

di Andrea Conti

Fedez entra nel merito della manifestazione “Bauli in piazza” che si è svolta domenica in piazza Duomo a Milano e che ha visto radunate 1.300 persone tra lavoratori dello spettacolo e imprese del settore, che in questo momento versano in grave difficoltà. Tutti hanno chiesto alle istituzioni di essere ascoltati per essere supportati non solo dal punto di vista economico ma anche delle tutele lavorative. Il rapper ha voluto dire la sua su Instagram con una serie di stories, lanciando una proposta diretta ai colleghi e alle agenzie live per supportare i lavoratori fragili del settore.

“Nel weekend scorso tutte le maestranze della musica e tutte le persone che lavorano dietro al palco si sono riunite per chiedere qualche certezza rispetto al settore che è già duramente colpito dalla situazione attuale e sicuramente sarà colpito ulteriormente nei prossimi mesi. – ha esordito Fedez – Ho una visione abbastanza disincantata del mondo e credo che i politici non servano a un cazzo fondamentalmente. Quindi metto sul tavolo una soluzione che ho già proposto nei mesi scorsi, ma probabilmente non è stata ‘vista’. Utilizzo i miei spazi social per proporre una soluzione pragmatica che noi artisti possiamo attuare e le stesse agenzie di booking possono mettere in atto”.

Fedez entra nel dettaglio: “Gli artisti di un certo calibro che fanno i palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che viene chiamata ‘anticipo minimo garantito’, quindi tutti gli artisti che hanno rimandato i loro tour in qualche modo hanno percepito delle somme di denaro importanti. Io stesso che devo discutere il mio contratto di booking, metto a disposizione il 100% del mio anticipo dai tour per istituire un fondo per aiutare le maestranze della musica italiana. Se tutti gli artisti mettessero da parte il loro anticipo porteremmo un po’ meno parole e un po’ più di concretezza. Mi stento di dire lo stesso alle agenzie di booking che non hanno rimborsato i biglietti dei concerti che sono stati rimandati e che un po’ di soldini ce li hanno in cassa. Siccome l’evento fatto in Arena di Verona a settembre purtroppo non ha portato i risultati che ci si aspettava, potremmo unire le forze tutti assieme. Per quanto riguarda le agenzie di booking sarebbe bello se partecipassero anche loro e mi sto un po’ mordendo la lingua. Secondo me è una bella idea e se siamo in tanti viene una figata”.

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