Un passo indietro da molti atteso, ma destinato a fare rumore. Dentro e fuori il Movimento 5 stelle. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha deciso di annunciare, prima con un videomessaggio e poi incontrando la stampa, che non si ricandiderà alle amministrative 2021. Il motivo principale nasce dalla condanna in primo grado a 6 mesi per falso ideologico nell’ambito del processo Ream, dopo la quale la prima cittadina si è autosospesa dal M5s. “Ho ritenuto giusto prendere questa scelta, dolorosa ma necessaria”.

Ora resta da capire dove sarà il suo futuro: in questi mesi delicati per il Movimento, tra discussioni e tensioni per la leadership, si è più volte parlato di un suo possibile ingresso nella futura segreteria. Uno scenario sempre smentito o messo in stand-by in attesa del confronto degli Stati generali. Ma tra retroscena e indiscrezioni, resta il fatto che ora Chiara Appendino sarà più libera di fare le sue valutazioni “nazionali”. “Mi era stato chiesto di fare il ministro e avevo rinunciato per coerenza con il mio percorso”, si è affrettata a dire oggi. “Non è che ogni volta che si dichiara un passo di lato significa che si fa per un’altra poltrona. Continuerò a fare politica, ma il passo di lato non significa che ci debba essere qualcosa lontano dalla mia città”. Un’altra partita che si apre è quella per le amministrative: i 5 stelle dovranno scegliere la candidata o il candidato adatti a sostituirla e non è escluso che in questi ragionamenti si apra un dibattito anche con gli alleati di governo del Pd. “Adesso è tempo che si parli di temi, il resto è prematuro”, ha replicato.

Chi guarda con grande interesse alle prossime mosse della sindaca è il ministro degli Esteri M5s Luigi Di Maio: “Chiara ha preso la sua decisione. Rispettiamo la sua volontà e colgo l’occasione per dire che ancora una volta ha dimostrato grande responsabilità, ha messo davanti a lei il MoVimento e i suoi concittadini. Ha dimostrato di essere una donna con la schiena dritta. In questi anni ha saputo amministrare in maniera egregia una città importante come Torino ed è stata esempio di buona politica: ha portato avanti sempre e solo gli interessi della città. Anche per questo siamo orgogliosi di lei. Lo ribadisco: Chiara è una risorsa per tutto il MoVimento 5 Stelle. E continuerà ad esserlo. Sempre. Massima fiducia in lei”.

L’annuncio della Appendino – “In questi mesi più volte mi è stato chiesto quando avrei deciso”, ha detto parlando con i giornalisti la prima cittadina. “Ci ho messo qualche giorno in più, perché dopo la mia condanna, per un fatto su cui ritengo di aver agito correttamente, ho dovuto riflettere con attenzione, mettendo da parte le emozioni. Nonostante abbia ricevuto tanto affetto, ho ritenuto giusto prendere questa scelta, dolorosa ma necessaria. L’ho fatto per coerenza alle regole con cui la mia squadra ed io ci siamo candidati”. Appendino ha quindi chiesto alle parti in causa di mettere da parte “gli interessi personali”: “Il mio auspicio è che, per il bene della città, con il dovuto senso di responsabilità, ognuno sappia mettere da parte gli interessi personali e di bottega. C’è in gioco il futuro di Torino. Ancor più in un momento delicato come quello dell’emergenza Covid19: la più grande crisi sanitaria, sociale ed economica dal dopoguerra ad oggi”. Appendino ha quindi difeso il suo lavoro: “Non siamo riusciti a risolvere tutti i problemi della città, ne siamo consapevoli. Tuttavia, le tantissime cose che abbiamo portato a termine, mi fanno dire, con grande orgoglio e a testa alta, che in questi 5 anni abbiamo fatto un lavoro enorme. Per questo lavoro vorrei dire grazie a tutte le persone che si sono spese per questa amministrazione e quindi per la città. E vorrei dedicare un ringraziamento particolare a questo governo. Per la prima volta dopo diversi anni, Torino è stata costantemente al centro dell’azione dell’esecutivo”. La sindaca ha anche ricordato la recente condanna e si è difesa: “Ho sempre operato nell’esclusivo interesse del Comune, che, al massimo, mi accusano di aver favorito ‘ingiustamente’ per questo farò ricorso in appello ma la condanna, anche se di lieve entità, resta tale. E in politica, prima di ogni cosa, bisogna essere coerenti con i propri principi”.

A chi le ha chiesto se il suo passo indietro apra una discussione anche tra Pd e M5s, Appendino ha replicato: “Non so quante probabilità ci siano di un accordo per le prossime amministrative. Adesso è tempo che si parli di temi che interessano la città e che possano magari unirla, tutto il resto è prematuro. Il mio auspicio è che da domani il dibattito sia incentrato non sulle persone ma sui temi, come è corretto che sia. Poi attorno ai temi i cittadini torinesi faranno le loro valutazioni così come le forze politiche”. Infine Appendino ha ricordato il dibattito che si aprirà a breve sul fronte M5s. “Quello che succederà nel Movimento nessuno lo può prevedere, ma credo che, rispetto al M5s, questa amministrazione è l’esempio importante di cosa significhi provare a tradurre ideali e valori in attività di governo. Questa esperienza la porteremo nella discussione su cosa vuole essere il Movimento da grande. Noi pensiamo che sia un’esperienza importante che possa essere valorizzata nel dibattito interno al Movimento”.

M5s, il capo politico Crimi: “Grazie per tuo impegno e abnegazione” – Tra i primi a ringraziare la prima cittadina c’è stato il capo politico M5s Vito Crimi: “Grazie, Chiara”, ha detto. “Essere al servizio dei cittadini non è solo un lavoro, è una missione. E tu la stai affrontando con straordinaria passione, impegno, abnegazione. Poche volte abbiamo visto nelle nostre città amministratori pubblici tanto dediti al bene comune, preparati, competenti, entusiasti di poter ascoltare i propri concittadini e rispondere alle loro esigenze, cercare soluzioni e risolvere i problemi della comunità, per renderla un posto migliore in cui vivere. Chiara Appendino è la sindaca di Torino e lo sarà fino alla fine del suo mandato. C’è ancora tanto da fare per la città, progetti e iniziative da portare a termine. E saprà farlo con la consueta e limpida correttezza, la trasparenza e il rispetto delle regole che da sempre la contraddistinguono e le fanno onore. Per il MoVimento 5 Stelle e per tutto il Paese è e resta una preziosa, insostituibile, risorsa“. Poco dopo ha parlato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà: “Con grande dispiacere. Ritengo che Chiara abbia fatto un grandissimo lavoro a Torino. È una grande risorsa per il M5s, saprà aiutarci in tante situazioni che per noi sono importanti, è stato un grandissimo esempio per il M5s”.

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