I governi potranno coprire una parte dei costi fissi delle aziende che hanno perso almeno il 30% del loro fatturato. "Abbiamo chiesto i dati", spiega la commissaria. "Per alcuni è uno stress fornirli, ma per noi è molto importante avere un quadro chiaro. Gli aiuti che vogliamo autorizzare devono essere proporzionati e necessari”. Bruxelles deve ora valutare se gli ulteriori 3 miliardi concessi ad Alitalia siano ammissibili
“Abbiamo deciso di prorogare di altri sei mesi il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, ma ora facciamo una domanda ai governi: avete speso quei soldi? Siamo ancora in attesa di tutte le risposte”. Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione con delega alla Concorrenza, in un’intervista alla Stampa. commenta la decisione annunciata martedì. Bruxelles consente ai Paesi membri di continuare fino al prossimo 30 giugno 2021 a sostenere con denaro pubblico le aziende con un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019 causato dall’impatto del Coronavirus. L’aiuto può finanziare una parte dei costi fissi non coperti dai ricavi, fino a un importo massimo di 3 milioni di euro per impresa. Bruxelles ha anche adattato le condizioni per l’uscita dello Stato dalle aziende ricapitalizzate delle quali già deteneva partecipazioni: l’emendamento consente al governo di uscire dal capitale azionario attraverso una valutazione indipendente, ristabilendo la partecipazione precedente e mantenendo le salvaguardie per preservare la concorrenza.
“Abbiamo chiesto i dati ai governi” sull’impatto delle 367 misure finora approvate, spiega Vestager. “So che per alcuni è uno stress fornirli, ma per noi è molto importante avere un quadro chiaro. Perché un conto è il budget a loro disposizione, un altro è vedere quanti soldi sono stati effettivamente utilizzati. Gli aiuti di Stato che vogliamo autorizzare devono essere proporzionati e necessari”.
La Commissione sta valutando in questi giorni gli ulteriori 3 miliardi concessi dallo Stato ad Alitalia, dopo l’annuncio della costituzione di una newco a cui passerà parte degli asset. In generale, ha ricordato Vestager, “se prendiamo decisioni su aiuti di Stato illegali o incombatibili, devono essere recuperati. Se la compagnia continua nella stessa forma, la nuova compagnia è responsabile di ripagare gli aiuti. Se invece non è la stessa compagnia, allora la nuova non è responsabile di ripagarli”. Per verificarlo Vestager ha spiegato come la Ue abbia una serie di parametri da controllare, tra cui asset, dipendenti, composizione dell’azienda.