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Alda D’Eusanio: “Dopo la morte di mio marito mi ha salvato il mio pappagallo. E quando ero in coma stavo bene, nella luce””

La conduttrice e giornalista si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera

di F. Q.

Alda D’Eusanio si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Candida Morvillo per il Corriere della Sera. Dalla tv, alla vita privata, D’Eusanio ha parlato di tutto alle soglie del suo 70esimo compleanno. La sua denuncia sullo “strapotere dei socialisti nel Tg2” di cui era conduttrice, nel 1993: “Non mi pento – ha raccontato Alda – anche se l’ho pagata. Fui relegata per cinque anni alla notte“. L’amicizia con Bettino Craxi, col quale “era uno scontro continuo” e il suo matrimonio con il professore di sociologia Gianni Statera: “Gianni se n’è andato in 15 giorni (nel 1999, ndr) per un male fulminante – spiega – All’inizio, non mangiavo e non bevevo, ero arrivata a 34 chili, volevo solo morire. Poi, in un negozio, ho visto Giorgio, un pappagallo tutto piume e ossa che pativa un lutto e non mangiava più. L’ho portato a casa, a lui piace la pasta e, un rigatone lui e uno io, abbiamo ripreso a mangiare”. Un momento drammatico per Alda, così come il brutto incidente nel quale rimase coinvolta nel 2012 e che la portò al coma: “Mentre ero in coma, preferivo morire: mi vedevo da fuori e stavo bene, nella luce. Invece, nonostante cinque emorragie cerebrali, tornai viva. Mi dissi: si vede che la vita mi deve ancora un sogno”.

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