Sono 130 gli sport “vietati” dal nuovo Dpcm per il contenimento del Covid-19 e finiti nella lista stilata dal ministero dello Sport Vincenzo Spadafora. Il governo ha deciso di interrompere la pratica amatoriale di tante discipline sportive “da contatto” e dunque ritenute pericolose ai fini della trasmissione del coronavirus. Così da oggi solo i professionisti, i dilettanti e chi fa parte di società sportive federate al Coni potranno continuare a praticarle.
Insieme a calcetto, basket, pallavolo, pallamano, rugby, sono tanti gli sport poco noti al grande pubblico vietati a partire da oggi. Stop al bandy, una sorta di hockey sul prato, e alla s’instrumpa, la lotta sarda, che in tutto conta circa 200 amatori. Fra le 130 discipline individuate dal ministro Spadafora e pubblicate in Gazzetta Ufficiale c’è anche il cheerleading, specialità che combina ginnastica, danza e acrobazia, il floorball, versione dell’hockey che si gioca all’interno, e il sepaktakraw, un gioco di origine asiatica, simile alla pallavolo, ma che si gioca con i piedi.
Il decreto conferma il divieto di svolgere qualunque forma di calcio e calcetto fra amici (nei format standard a 11 giocatori, a 5, a 7 e a 8), e così pure tutte le partitelle di basket, pallavolo, pallamano, rugby e hockey. Il no a qualunque pratica di sport amatoriale interessa anche tutti gli appassionati della tipologia del combattimento: pugilato, lotta libera e greco-romana, e poi judo, karate, taekwondo, aikido, capoeira, kickboxing, ju-jitsu e le altre.
Vietata anche qualunque tipo di danza, a meno di non praticarla in forma individuale. Chiusura anche per la ginnastica artistica e per la ritmica di gruppo, a patto che non sia praticata da atleti regolarmente tesserati al Coni. Tutte queste attività saranno permesse solo in forma individuale. Anche per altre discipline è consentita una deroga, sempre a patto che sia svolta in forma esclusivamente individuale: canottaggio, bob su pista, pattinaggio, slittino e rafting.