Mentre alcuni pensano che gli uccelli possano diventare un'attrazione turistica, altri lamentano danni ad auto e tetti. Il Comune media e progetta di catturarli e trasferirli in agriturismi o fattorie didattiche della zona. "Qualche mamma apprensiva ci ha anche riferito che si sono avvicinati in maniera spavalda a bambini che avevano la merenda", riferisce l'assessore ai diritti degli animali Gian Andrea Baroncini
Nella piccola frazione di 3mila anime di Punta Marina, nel comune di Ravenna, da qualche anno “risiedono” anche una trentina di pavoni. La velocità con cui si stanno riproducendo inizia però ora a preoccupare i residenti o quantomeno a dividerli. Il Comune di Ravenna si è quindi messo a studiare delle contromisure per risolvere questa “vertenza” tra i cittadini e i pennuti. Se c’èa chi si lamenta per tegole rotte e versi notturni, c’è anche chi è convinto che i pavoni potrebbero diventare un’attrattiva turistica per il paese. Nel frattempo, ignara, la colonia di pavoni continua girare indisturbata fra le case e il lungomare alla ricerca di cibo. Alcune mamme dicono addirittura che gli uccelli, che possono arrivare a pesare fino a 6 chili, si avvicinino anche ai bambini, adocchiando le merende che hanno in mano. Altri hanno denunciato alle guardie forestali danni alle auto e alle coperture delle case: “Si sistemano sui cofani e li bozzano e poi quando si vedono riflessi attaccano a colpi di becco, rovinando la carrozzeria”, racconta l’assessore ai diritti degli animali del Comune di Ravenna Gianandrea Baroncini che ha quindi affermato che il Comune, insieme ai forestali, sta cercando una soluzione. Per il momento la più in gettonata è quella di catturare i pavoni e trasferirli in agriturismi o fattorie didattiche della zona.