Dopo la morte della presidente della Regione, Jole Santelli, la Calabria sarà guidata da un leghista. Seppur solo per pochi mesi. L’improvvisa scomparsa della governatrice ha colto di sorpresa i principali leader del centrodestra. Il momento è delicato e doloroso, ma è inevitabile che dopo il lutto si aprirà la successione per raccogliere l’eredità della presidente. Una cosa è certa però: fino alle nuove elezioni, che si terranno probabilmente nei primi mesi del 2021, la Regione Calabria sarà guidata dal leghista Nino Spirlì, nominato dalla stessa Santelli suo vicepresidente.
“Con Jole perdo un’amica fraterna, una parte della mia famiglia, una meravigliosa complice di tanti progetti, di tanti sogni per questa nostra Calabria, sogni che condividevamo fin dal primo giorno della nostra amicizia”, è stato il cordoglio di Spirlì appresa la notizia della morte. “Perdo il presidente della Regione che ho sempre desiderato. – aggiunge – Perdo una parte di me. Con Jole dico addio a una parte del mio entusiasmo, perché con lei abbiamo imparato a condividere tutto, come buoni fratelli, a volte litigando un po’, ma il più delle volte sorridendo. Era una donna ironica, curiosa, simpatica, eccentrica, artistica, fantasiosa, lungimirante. La Calabria perde un grande governatore”. Il vice Spirlì parla già da Presidente reggente della Regione: “Noi, per quanto nelle nostre possibilità, lavoreremo senza sosta per portare a termine il progetto politico di Jole. Non sarà facile, senza di lei. Non saranno giorni semplici quelli che ci vengono incontro, ma faremo di tutto per non disperdere il suo patrimonio umano, politico e amministrativo”.
Fu dopo un incontro con Matteo Salvini che Santelli decise di nominare Spirlì come suo numero due. Esponente del direttivo regionale del Carroccio, Spirlì è giornalista, scrittore, editore, opinionista, autore televisivo e anche fondatore e ideatore del progetto etico “MafiaNO” che voleva essere un movimento anti-‘ndrangheta senza finanziamenti pubblici. Una sorta di associazione chiusa dopo due anni, quando la stampa locale ha scoperto che ha beneficiato di fondi della Provincia per il progetto del logo. Sul suo blog “I pensieri di una vecchia checca”, ospitato dal sito de Il Giornale, il vice della Santelli si definisce “crudo, diretto, spregiudicato, tenace, sentimentale, passionale, tuttosessuale ed espansivo”. Ex berlusconiano, oggi Spirlì è diventato l’uomo forte della Lega in Calabria. Recentemente era finito sulle pagine dei giornali dopo che a Catania, durante la kermesse del Carroccio, ha rivendicato il diritto di usare termini come “negro”, “frocio” e “ricchione”. Parole che hanno scatenato numerose polemiche, anche all’interno del mondo omosessuale che lui ha definito una “lobby”. Originario di Taurianova, Spirlì era al fianco di Salvini quando il leader della Lega dopo i ballottaggi è venuto in Calabria per la vittoria alle comunali del candidato leghista. In quell’occasione, il vicepresidente della Regione non è intervenuto ma era sul palco con lo scapolare della Madonna del Carmine.