Giornata grigia anche in borsa. Tutti i mercati del Vecchio Continenti registrano marcate flessioni sui rinnovati timori per una nuova serie di lockdown. Le piazze finanziarie europee chiudono tutte in rosso. Parigi perde il 2,11%, Francoforte il 2,49%, Londra l’1,73%. Milano è maglia nera con un calo del 2,77%, complice anche un aumento dello spread a 130,8 punti dopo il record del debito pubblico, salito – secondo i dati della Banca d’Italia – a 2.578,9 miliardi. Il tonfo delle borse europee è legato al balzo dei contagi nel Vecchio Continente: un aumento che ha imposto a Parigi il coprifuoco a partire dalle 21 per almeno quattro settimane, ha chiuso parzialmente la Polonia e minaccia la Gran Bretagna di Boris Johnson già alle prese con l’incertezza della Brexit.

Seduta in calo anche per Wall Street, preoccupata da una seconda ondata di virus e dall’impasse delle trattative per nuovi stimoli all’economia. I colloqui fra la Speaker della Camera Nancy Pelosi e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin proseguono ma un accordo appare lontano, nonostante l’apertura della Casa Bianca a concedere più risorse e andare incontro alle richieste dei democratici per un piano nazionale sui test per il coronavirus. I listini americani iniziano a risentire anche dell’incertezza del voto a meno di 20 giorni dalle elezioni, con gli investitori che iniziano valutare le implicazioni sui mercati, in termini di regole e anche di tasse, di una possibile vittoria di Joe Bideni, in vantaggio su Donald Trump in tutti i sondaggi. Con il 3 novembre alle porte inoltre la speranza di nuovi aiuti si affievolisce e fa temere per la tenuta dell’economia. Solo da maggio, quando è finito il primo piano di stimoli, gli americani che sono scivolati in povertà sono otto milioni, secondo uno studio della Columbia University. I dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione, saliti la scorsa settimana a 898.000, confermano le difficoltà degli americani e indicano che la ripresa ha perso slancio.

I mercati europei hanno raccolto il testimone da un’Asia a sua volta in difficoltà. Tokyo ha chiuso a -0,5%, Hong Kong a – 2%, Shanghai a – 0,2%. In Cina la banca centrale. ha immesso liquidità sul mercato per 74 miliardi di dollari.

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